"Troppa siccità, per i funghi servono ancora piogge"

Marco Monaldi, presidente del gruppo micologico delle ‘Valli Picene: "I nostri Sibillini invece sono ancora a secco, meglio Umbria e Lazio"

Migration

Le ultime settimane hanno spinto molti appassionati di funghi nei boschi, ma la siccità degli ultimi mesi ha impoverito sensibilmente il sottobosco e fatta eccezione per poche zone isolate, bisognerà attendere ancora piogge più costanti e abbondanti. Un quadra definito con precisione da Marco Monaldi, presidente del gruppo micologica delle ‘Valli Picene’, con sede a Montottone, che oltre ad essere un grande appassionato da anni si occupa anche di formazione per insegnare ai neofiti a riconoscere le specie di funghi.

"E’ noto che i funghi in linea di massima sono composti per il 90 per cento di acqua – spiega Marco Monaldi – è quindi evidente che lo stato di siccità degli ultimi mesi ha avito ripercussioni anche nei boschi. E’ vero che nelle ultime settimane le piogge cadute con maggiore costanza hanno cambiato qualcosa, ma è ancora troppo presto. Mi spiego meglio se vogliamo andare a caccia di funghi bisogna farlo in quelle zone dove ci sono state precipitazioni più importanti, fuori regione, Umbria e Lazio presentano condizioni migliori".

L’area montana a cavallo fra le provincie di Fermo e Ascoli Piceno ancora non offre grandi opportunità, ma si possono fare tentativi. "I nostri Sibillini invece sono ancora a secco – continua Monaldi -. Faccio un esempio, nella zona del lago di Gerosa, normalmente molto frequentata perché effettivamente è un buon terreno per cercare funghi, al momento non ci sono grandi opportunità".

"Il terreno – spiega ancora Monaldi – è ancora secco condizioni non adatte a far crescere i funghi. Ci sono però alcune zone a macchia di leopardo dove è piovuto di più, e questo a cambiato il panorama, tanto per fare un accenno a Montegallo si possono trovare porcini belli e sostanziosi, ma anche altre specie pregiate. In linea di massima bisogna aspettare condizioni migliori e piogge più consistenti per tornare a cercare funghi. Una raccomandazione su tutte, fate sempre controllare i funghi che raccogliete da personale qualificato, questo per maggiore sicurezza".

Il gruppo micologico ‘Valli Picene’ dopo due anni di stop a causa della pandemia, proprio in queste settimane sta lavorando per riavviare la mostra micologica molto apprezzata dai bambini e la festa del fungo che si terrà a Montottone all’interno del palazzetto dello sport nel mese di ottobre. Un appuntamento molto apprezzato dagli amanti della tavola, che da anni propone menù degustazione: antipasti, prime e secondi tutti a base di funghi locali.

Alessio Carassai