FABIO CASTORI
Cronaca

Spacciandosi per carabinieri avevano truffato anziana, arrestati due campani

Con un'indagine lampo la polizia li ha rintracciati in autostrada mentre stavano facendo rientro a casa. Avevano ancora con loro i 5.000 euro frutto del raggiro

Arrestati i due malviventi che avevano truffato un'anziana

Arrestati i due malviventi che avevano truffato un'anziana

Porto San Giorgio ( Fermo) 6 aprile 2024 - Hanno un nome un volto i due malviventi che l’altro ieri mattina hanno truffato una 91enne di Porto San Giorgio, facendosi consegnare la somma di 5000 euro dopo essersi spacciati per carabinieri. Gli investigatori della squadra mobile della questura di Fermo, in stretta e prolungata collaborazione con la sezione di polizia stradale di Caserta, hanno individuato e arrestato gli autori del subdolo raggiro. In manette sono finiti due pluripregiudicati campani, una di 30 anni, l’altro di 25. Tutto era iniziato all’ora di pranzo quando uno dei due campani, spacciandosi per il colonnello dei carabinieri di Porto San Giorgio, aveva telefonato all’anziana e, bene informato sulle abitudini della 91enne e del fatto che la figlia lavorasse a Roma, le aveva detto che la figlia aveva avuto un incidente sulle strade della capitale, mentre si stava recando al lavoro.

Una storia credibile per certi aspetti. Quindi aveva spiegato che, avendo torto sulla dinamica dell’incidente, la figlia dell’anziana era stata condotta in tribunale. Qui il giudice aveva decretato un risarcimento danni di 50mila euro da pagare subito, altrimenti sarebbe stata imprigionata. La 91enne aveva risposto al finto colonnello dei carabinieri, dicendogli che non aveva quella somma disponibile, ma che era in possesso di alcuni risparmi nascosti in garage per una totale di 5000 euro in contanti. Il truffatore aveva sottolineato che quella cifra poteva essere solo un anticipo, ma che sarebbe stata sufficiente per non far finire in carcere la figlia. Poi, tenendola sempre al telefono in modo che non potesse contattare altre persone, le aveva spiegato che sarebbe passato un giovane in macchina a ritirare il denaro e che glielo avrebbe dovuto lanciare dalla finestra per accelerare i tempi. L’anziana, preoccupata per la figlia, aveva chiesto aiuto alla sua vicina e, al rientro del figlio, che aveva ricevuto una seconda chiamata da parte del finto militare, aveva scoperto la truffa. Sul posto erano subito intervenuti gli uomini della squadra volanti della polizia che, dopo aver effettuato una prima ed accurata ricostruzione dei fatti, si sono subito messi in contatto con i colleghi della squadra mobile. L’immediato raccordo investigativo ha consentito l’individuazione della targa dell’auto utilizzata dai truffatori e, grazie allo sviluppo degli ulteriori dati tecnici e all’immediata diramazione del dato investigativo così raggiunto, è stata rintracciata la vettura mentre percorreva l’A1 in direzione sud. Nel primo pomeriggio di ieri, la pattuglia autostradale della polizia di Caserta ha fermato i due campani a bordo dell’auto, rinvenendo gravi indizi di reato, al vaglio dell’autorità giudiziaria, tutti riferiti al reato commesso. Entrambi, censiti dagli ingressi autostradali in orario perfettamente compatibile colla truffa, sono risultati già condannati in via definitiva per rapina e altri reati contro il patrimonio. A seguito di una perquisizione sul posto sono stati trovati in possesso della somma di denaro corrispondente a quella denunciata dalla anziana. A quel punto i due sono stati arrestati in flagranza di reato.