World Bodypainting Festival 2023: Lucia Postacchini da Fermo è seconda

La professoressa di tecniche e discipline pittoriche del liceo artistico Preziotti sul podio tra artisti di 40 nazioni: “E’ andata benissimo, un lavoro fatto col cuore”

Lucia Postacchini festeggia al World Bodypainting Festival 2023

Lucia Postacchini festeggia al World Bodypainting Festival 2023

Ferno, 5 ottobre 2023 – Il rientro a casa, a Fermo, è stato lungo ma ricco di gioia e soddisfazione per Lucia Postacchini. Suo, il secondo gradino del podio (quinto posto pure nella sezione ‘brush and sponge’: pennello e spugna, ndr) alla 26esima edizione del ‘World Bodypainting Festival’ che si è svolto dal 26 al 30 settembre a Klagenfurt, in Austria.

Gli artisti, provenienti da oltre 40 nazioni, dovevano realizzare la propria opera dipingendo sul corpo di modelle e modelli, dal vivo in 6 ore di estemporanea. Il tema pensato da Alex Barendregt, ideatore del prestigioso concorso era ‘Welcome in Wonderland’. "Non serve immaginare un posto fantastico- ha spiegato la professoressa di tecniche e discipline pittoriche del liceo artistico cittadino ‘Preziotti’- lo abbiamo già nelle meraviglie che natura e uomo hanno creato su questo pianeta: le sette meraviglie del mondo. Ogni giorno, quando nasce un bimbo, gli diamo il ‘benvenuto in un mondo meraviglioso’. Gli orologi sono la memoria del passato a insegnarci il rispetto di quello che le generazioni future troveranno sulla terra".

Da tali riflessioni, con l’assistenza della collaboratrice leccese Francesca Pellegrino, è nato il variopinto quadro vivente interpretato dalla modella Olga Brumar: "E’ andata benissimo – ha continuato l’artista fermana – è stato un lavoro fatto col cuore: frutto dell’esperienza acquisita grazie al lavoro di restauratrice e degli spunti che quotidianamente mi regala il mio nipotino Tomas. Diversi disegni formano un tutt’uno con il corpo: intorno al viso della modella ho dipinto il monumento all’amore più famoso, il Taj Mahal (India); scendendo, il Colosseo; il sito archeologico di Chichen Itza (Messico); la Città Perduta di Machu Picchu (Perù); la Muraglia Cinese intorno alla gamba destra per poi passare alla parte posteriore del corpo con il Cristo Redentore (Brasile) e Petra (Giordania)".

Tra pennellate dai colori brillanti e luminosi, compare il ritratto di un bambino con in mano un puzzle: "Sta a significare il lavoro dell’uomo - ha concluso la Postacchini nel ringraziare la collega Natalia Mignini per i suggerimenti durante la fase progettuale - è l’uomo che decide se, con la sua opera, costruire o distruggere il mondo".