Steat, la tensione sale a Fermo. I sindacati: preoccupati per il futuro

Le parole del presidente Ceroni sulla situazione finanziaria della società di trasporti sono un doccia gelata per i dipendenti. Valori della Fil Cgil: "Il personale si è sempre distinto per spirito di sacrificio"

Steat, altra tensione

Steat, altra tensione

Fermo, 13 aprile 2023 – C’è agitazione tra i dipendenti della Steat, i sindacati hanno vissuto in queste settimane accesi momenti di incontro per discutere della situazione. "Congiuntamente alle segreterie regionali Fit Cisl Ugl Autoferro Usb Lp abbiamo aperto le procedure di raffreddamento nei confronti della Steat spa di Fermo", spiega Ilario Valori, coordinatore Fil Cgil Fermo. I sindacati lamentano "scarse ed infruttuose relazioni industriali, mancato rispetto degli accordi di secondo livello aziendali e non integrale applicazione del contratto nazionale di categoria, un ricorso eccessivo al lavoro straordinario che incide negativamente sulla conciliazione dei tempi vita-lavoro e che spesso si traduce nel diniego sulla concessione di giorni di ferie o permessi".

A preoccupare sono anche le dichiarazioni del presidente Remigio Ceroni che ha parlato di una situazione disastrosa dal punto di vista finanziario, per antichi ritardi e per scelte a suo dire discutibili del precedente consiglio di amministrazione: "Per questo siamo preoccupati per il futuro dei lavoratori di un’azienda che è stata sempre fiore all’occhiello del trasporto pubblico locale marchigiano e che rappresenta il territorio fermano. Il personale Steat, dagli uffici agli impianti fissi, quindi officine, non ultimo tutto il personale viaggiante, si è da sempre contraddistinto negli anni per spirito di sacrificio ed abnegazione al dovere lavorativo garantendo un servizio capillare di alta qualità su tutti i fronti. Adesso chiediamo di essere ascoltati, prosegue Valori, e pretendiamo la verità sui conti dell’azienda alla quale a questo punto chiediamo con decisione un piano Industriale serio ed adeguato, a fronte anche dell’aumento della mole lavorativa che nel 2022 e nell’anno in corso ha visto una notevole ripresa del settore noleggio con conducente e del settore scuolabus con l’aggiudicazione di più appalti nella provincia di Fermo. Un piano che non è stato fino ad ora condiviso con le parti sociali e che non crediamo possa essere quello di mettere in vendita beni di proprietà aziendale".