Aria nuova in casa Fermana Due vittorie di fila e addio playout

Ci sono amnesie da correggere che sono costate sei rigori ma anche troppo nervosismo con i conseguenti rossi

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Con sette punti in classifica (sei nelle ultime due giornate) in sette partite, per la prima volta fuori dalla griglia playout, in casa Fermana si respira un’aria nuova. Da oggi il gruppo, dovrebbe essere a ranghi compatti, riprende la preparazione e mister Antonioli avrà a disposizione una settimana tipo per correggere, lavorandoci sopra, quelle amnesie (sei rigori contro, tre parati da un super Ginestra, momenti di nervosismo esagerato costati troppe squalifiche, l’ultima sarà quella a carico di Manetta), che fino ad oggi hanno frenato il cammino della squadra. Antonioli ha saputo fare di necessita virtù, senza guardare in faccia a nessuno: non ha portato con se, o addirittura non convocato alcuni "senatori", dando spazio a un manipolo di giovani canarini che ha ripagato in toto la fiducia del loro mastro. Perché di Antonioli, fresco di laurea a Coverciano si potrà dire tutto, meno che non sappia motivare il gruppo a disposizione che, detto francamente, non è certo quello che sperava di avere a inizio campionato. Si ricorderà che al momento della firma disse che avrebbe gradito allenare la squadra della passata stagione: detto fatto, invece, la Società – probabilmente causa di forza maggiore, dicasi budget ridotto - quel gruppo gliela smontato affidandogli un "manipolo" di giovani sui quali sta lavorando. Il lungo e doveroso preambolo, per giungere ad un’attenta valutazione di ciò che la Fermana ha fatto sino a oggi. Fino alla prestazione di Verona, contro l’Imolese, rivelazione di avvio di stagione. Ieri in sede di cronaca abbiamo affermato che gli eroi di giornata sono stati Ginetsra (terzo rigore pagato su sei avuti contro) e Boateng al primo gol in maglia canarina a coronamento di una prestazione maiuscola. Certamente loro due hanno meritato gli onori della cronaca, senza però dimenticare gli altri quattordici che sono scesi in campo, e i sette rimasti in panchina che hanno incitato i compagni a tenere duro fino alla fine. Quella di Verona, in fin dei conti, è stata la vittoria del gruppo che, seppur "tradito" da Manetta, seconda espulsione, la prima dalla panchina, quella di domenica per un doppio giallo, ha saputo interpretare la partita come meglio non avrebbe potuto, guidato magistralmente da mister Antonioli. Ora, come accennato, per la Fermana inizia una settima importante: il gruppo è chiamato a mettere da parte i festeggiamenti per i tre punti di Verona, e a pensare già da oggi alla partita di domenica al "Recchioni" contro il Carpi, altra formazione d’alta classifica che scenderà a Fermo per mettere in gabbia i canarini. Mister Antonioli spera di recuperare tutti per poter scegliere, lo ripetiamo, senza guardare in faccia a nessuno, i migliori undici da mandare in campo contro la formazione emiliana reduce dalla vittoria sul Cesena per due reti a zero. Di tutto ciò avremo modo di parlare durante la settimana, così come delle decisioni del Giudice Sportivo (a Manetta una giornata non la toglie nessuno) e del Gruppo Operativo Sicurezza che potrebbe, alla luce del nuovo Dpcm, chiudere nuovamente il "Recchioni".

Mauro Nucci.