Bundan 2019, al Celtic Festival ‘L’ultimo fuoco’ nella golena del Po

Da vanerdì a domenica l'appuntamento finale della fortunatissima kermesse. "Abbiamo raggiunto il massimo, è giusto fermarci". Fabbri: "Non porterò la festa a Ferrara"

Alcuni figuranti dell'ultima edizione del Bundan

Alcuni figuranti dell'ultima edizione del Bundan

Bondeno (Ferrara), 18 luglio 2019 - Si accende, da venerdì 19 a domenica 21, nel parco della golena della Rocca di Stellata che si affaccia sul Po 'L’ultimo fuoco' del Bundan Celtic Festival (foto) e come annuncia Alan Fabbri, sindaco di Ferrara ma 15 anni fa fondatore dei Teuta Lingones il gruppo di sei amici che ha ideato la manifestazione: "Sarà la più grande di tutte le edizioni". Una certezza che lo scorso anno, nella frazione sul Grande Fiume tra gli alberi del bosco e una cornice naturalistica unica, ha superato le 40mila presenze.

Musica, fuochi, danze antiche, cantastorie, artigiani e battaglie: tra arcieri, guerrieri, forgiatori di armi e di vasi di creta, ci sono più di 200 rievocatori che arrivano da tutta Italia. "Il Bundan è diventato un fenomeno sociale con tantissime presenze che arrivano da lontano – spiega il direttore artistico Andrea Moretti – . I rievocatori si preparano per mesi e si candidano in tanti a partecipare a quello che è diventato, nel suo genere, l’evento più importante. Entrare nei campi storici del Bundan è un’esperienza che il pubblico può vivere in pieno, tornando alla vita che era dei Celti, in queste terre, 2.400 anni fa". Se le storie sono inventate, tutto è fortemente plausibile: dagli accampamenti, all’oggettistica, dagli abiti alle scene ricreate della vita quotidiana.

"Quest'anno la grande battaglia degli antichi guerrieri, di domenica alle 18.30 – spiega Moretti - sarà una sorta di ‘caccia’ dei Celti ai pirati Etruschi di una Spina ormai decaduta". Al suono di corni e tamburi infatti, gli oltre duecento rievocatori , scatenano la storia. L’accensione rituale dell’ ultimo 'Grande fuoco', scenografica nella sua identità trainante, avverrà all’una della notte tra sabato e domenica. Tutto venerdì inizia alle 18.30, ma per tre giorni la vita nel villaggio celtico muove dalle prime luci dell’alba, tra laboratori archeologici, opere di tessitura e lavorazione dei metalli, percorsi alla scoperta delle erbe della golena, musica e concerti ma anche spettacoli di fuoco e danze di dame e streghe.

"In questi quindici anni è stato fatto tanto – ha detto Alan Fabbri – grazie al volontariato e a menti creative. E’ stato messo il massimo dell’impegno raggiungendo, grazie a chi ci mette la faccia e il cuore, un successo che quando abbiamo iniziato era inimmaginabile. E’ giusto uno stacco". Ultima edizione, quindi, con una premessa: "Servirebbe un cambio generazionale – precisa Fabbri – i giovani sono tutti liberi di diventare volontari e scriverne il futuro. Non porterò il Bundan a Ferrara". "Sarà l’ultimo fuoco ma sarà l’edizione più bella di tutte – sottolinea Marcello Micai, curatore dell’immagine del Bundan – essere riusciti a coniugare un museo all’aperto con il divertimento era il nostro sogno 15 anni fa".

"Abbiamo raggiunto il massimo dell’espressione creativa – ha aggiunto Diego Zaniboni, presidente dei Teuta Lingones – ed è giusto che il Bundan si concluda così". Stellata è pronta per accogliere il popolo dei Celti. Ci sono parcheggi e navette gratuite che accompagnano dalla stazione dei treni del capoluogo. E c’è una golena incantata che si accende di note, profumi e colori.