Ferrara, volare nell’arte con Bianconi

La personale alla galleria d’arte FabulaFineArt di via del Podestà, 11, fino al 9 dicembre

Vittoria Coen con Andrea Bianconi

Vittoria Coen con Andrea Bianconi

Ferrara, 5 novembre 2017 - «Chi vola deve avere radici. C’è sempre un’andata e un ritorno. E’ un volo del pensiero. Uno stato d’animo da imprimere. Un’idea dalla quale lasciarsi trasportare. Non è solo un distaccarsi da terra. E’ una vela, un’ancora, un faro». Andrea Bianconi incide, disegna, traccia, plasma. Crea e comunica. Si mette in gioco. Testa, corpo, forme. Un uragano d’arte che soffia in punta di piume e spettina l’anima.

Dalle ali un messaggio d’arte che aiuta a pensare e ad appoggiare i piedi a terra. «Flight system men» è la personale inaugurata ieri, fino al 9 dicembre, alla galleria d’arte «FabulaFineArt» di via del Podestà, 11. Una mostra da vedere. «Bianconi è uno dei pochi, giovani, artisti italiani che è stato capace di diventare internazionale – ha sottolineato la curatrice Vittoria Coen–. L’aspirazione a librarsi nell’aria che da sempre accompagna la storia del pensiero umano, dal Mito di Icaro e dalle ricerche di Leonardo fino ad oggi, mette in relazione il rapporto tra la vita e la morte. Bianconi dà voce al desiderio inconscio di abbracciare l’universo – sottolinea – e di liberare lo spirito, e nello stesso tempo, mette a fuoco le nostre paure più profonde. E’ la razionalizzazione di qualcosa che l’uomo non può fare». Da un’idea i disegni, i quadri, le sculture, le istallazioni, performance e video. «E’ un’opera totale – spiega Bianconi – in cui ogni elemento ha bisogno dell’altro».

Un percorso che muove sui passi di una galleria giovane, che sgorga dalla creatività e dalla conoscenza di Giorgio Cattani. Incide la cultura della città e dimostra le nuove tracce della ricerca linguistica dell’arte internazionale: «Abbiamo constatato – spiega Cattani – che scegliere artisti giovani, tra quegli operatori che già avevano avuto attenzione della critica e rapporti con altre gallerie, crea un filo di collegamento anche con le giovani gallerie come la nostra. In un anno, abbiamo già avuto artisti presenti in diverse biennali. Apriamo sempre la stagione con i lavori di un maestro, quest’anno abbiamo avuto Franco Marrocco, perché è un filo storico che non va reciso. La stagione della galleria, che è proseguita con Lorenzo Pugliesi e ora con Bianconi, si svilupperà nei prossimi mesi con una decina di personali, presentandosi nella sua visione indipendente».