Al lavoro in sella alla bicicletta "La mia scelta green in busta paga"

Numerose le aziende e cooperative che aderiscono a ’Bike to work’, progetto lanciato dal Comune. I dipendenti ricevono fino a 50 euro al mese in base ai chilometri, la testimonianza: "Un aiuto all’ambiente"

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di Mario Bovenzi

Dalle aziende alle cooperative, dagli enti pubblici ai cittadini. Andare al lavoro in bici con un occhio all’ambiente ed un altro al portafogli. Pedalate che premiano dipendenti che hanno detto sì al progetto ‘Bike to work’ che punta a fare di Ferrara una città dalla mobilità sempre più green. Alla regia il Comune con la Regione. Ogni pedalata fa finire nel borsellino venti centesimi per chilometro percorso in bici (tradizionale o elettrica) sul tragitto casa-lavoro, fino a un massimo di 50 euro mensili, per ogni lavoratore delle aziende pubbliche o private che aderiscono all’iniziativa. Nel 2021 sono stati 55 gli enti e le aziende, 537 lavoratori fra cui 85 dipendenti del Comune. Tra le cooperative c’è Cidas. "Da sempre il nostro impegno – dice il presidente Daniele Bertarelli – è per il bene delle comunità e dei territori in cui operiamo e per il miglioramento della qualità della vita delle persone, per questo siamo attenti alle tematiche ambientali". Dal 2021 aderisce al progetto, impegnandosi a promuovere l’iniziativa ai suoi lavoratori e dare un contributo alla salvaguardia della qualità dell’aria. "Durante il lockdown del 2020 – riprende Bertarelli – abbiamo visto gli effetti positivi della sospensione del traffico cittadino sulla qualità dell’aria, per questo oggi riteniamo che incentivare la mobilità sostenibile sia diventato un nostro dovere in risposta all’emergenza climatica". All’iniziativa hanno aderito nel 2021 circa 20 dipendenti. Nel 2022 il numero è più che raddoppiato con oltre 40 adesioni. "Stimiamo – le sue previsioni – che per il prossimo anno questo numero possa ancora crescere".

Anche alla Cna molti dipendenti hanno deciso di lasciare l’auto in garage e di mettersi ai pedali.

La responsabile del progetto è Debora Tamascelli, direttore del personale di Cna. Che spiega: "Sono 12 i nostri dipendenti che hanno detto sì e sono saliti in sella. Il clima e l’ambiente sono priorità, ci auguriamo che crescano i progetti che vanno in questa direzione". Direzione che l’associazione di categoria segue non solo in sella alle due ruote. Hanno anche un furgone elettrico. Chiara Bertolasi è vice presidente di coop Serena e di Confcooperative Ferrara. L’organismo si occupa di persone anziane, disabili, bambini grazie anche ad una rete di asili. Portano avanti progetti all’avanguardia, come quello dell’asilo di Monestirolo con la didattica ‘all’aria aperta’. O quello di Francolino, dove è stato lanciato Confido progetto che ha come protagonista un simpatico cagnolino chiamato Daniele. "Alcuni soci hanno aderito con entusiasmo – spiega –, andare in bicicletta fa bene alla salute. Lo sappiamo tutti". Fa bene anche al cuore quando il benessere si coniuga con il risparmio. "L’ambiente va rispettato", la sua lezione.

Vola in sella alla sua bici o quantomeno va piuttosto spedita verso il posto di lavoro – la sede della Cna in via Caldirolo – Valentina Succi, 30 anni. Abita in centro con il fidanzato e percorre tra una pedalata e un colpo di freno un chilometro e mezzo. Non tanto ma sufficiente per farle arrivare nella busta paga nell’arco di alcuni mesi i soldi super rottamare la vecchia bici – quella che usava quando andava alle superiori – con una modernissima due ruote. La sua filosofia green non si ferma al suono del campanello. "Riciclo tutto quello che è possibile riciclare, anche l’acqua. Dobbiamo renderci conto che il futuro dipende dalle nostre scelte, non possiamo stare ad aspettare gli altri. I protagonisti siamo noi", e mette fuori il braccio per svoltare verso un mondo almeno un po’ più sostenibile.