Asilo in presenza fino a quattro positivi

La Regione semplifica i protocolli per le scuole. Addio quarantena per guariti o immunizzati entrati in contatto con un contagiato

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Anche il mondo della scuola, sul fronte dei tracciamenti, si muove verso la semplificazione dei protocolli. Dopo le difficoltà nell’applicazione delle normative nazionali da parte dei presidi, la Regione ha colto la palla al balzo e, proprio ieri, ha convocato una riunione assieme alle aziende sanitarie e alle scuole, stabilendo una linea comune. Nei fatti, il cambio sostanziale riguarda le modalità e le condizioni a seguito delle quali una classe viene messa in quarantena. Scuole d’infanzia e asili nido. Sino a quattro casi di positività accertata per sezione, la scuola è in presenza (con la possibilità del tampone, anche in autotesting, in caso di insorgenza di sintomi). I genitori potranno autocertificare la negatività al test da parte del figlio. Viceversa, in caso di esito positivo, questo dovrà essere confermato da test antigenico o molecolare. Docenti ed educatori dovranno usare la mascherina Ffp2 fino al decimo giorno successivo al momento in cui sono venuti a conoscenza dell’ultimo contagio. Dall’obbligo di mascherina sono esentati invece i bambini di questa fascia di età.

Chiaramente, in presenza di cinque o più casi di positività è prevista la sospensione dell’attività educativa e didattica per cinque giorni. Nella scuola primaria la didattica a distanza durerà cinque giorni, riguarderà solo i non vaccinati e sarà attivata in presenza di cinque o più casi positivi: vaccinati e guariti da meno di 120 giorni continueranno a frequentare in presenza. Stesse regole anche per le scuole secondarie, per le quali però la dad per i non-vaccinati scatta con due casi. Quarantene. Per i vaccinati e i guariti, in caso di contatto con un positivo, non c’è più la quarantena ma solo l’auto-sorverglianza, cioè l’obbligo della mascherina Ffp2 per 10 giorni e il tampone (va bene anche l’autotesting nella scuola dell’infanzia e primaria) in caso di sintomi.

Quando prevista, la quarantena rimane solo per i non vaccinati asintomatici che abbiano avuto un contatto con un positivo, ma si riduce da 10 a 5 giorni, dopo di che si potrà tornare in classe con un tampone negativo a carico del servizio sanitario regionale. Il tampone (che deve essere o dell’azienda Usl, o effettuato in farmacia o nei laboratori autorizzati) andrà ripetuto dopo cinque giorni in caso di ulteriore positività. Per chi dovesse rifiutare il test, la quarantena manterrà la durata di 14 giorni, in attesa di eventuali modifiche delle indicazioni del ministero della Salute. Il protocollo che sarà attivo da oggi nelle scuole ferraresi, oltre che in tutti gli altri istituti dalla Regione, come detto in premessa, prende le mosse da una serie di lamentele che famiglie e dirigenti scolastici avevano mosso alle autorità sanitarie. Affinché tutto si incardini nel verso giusto, sarà necessaria una stretta collaborazione tra i dirigenti scolastici e i loro collaboratori, che hanno la possibilità di conoscere tempestivamente la situazione delle classi, e i dipartimenti di Sanità Pubblica.