Passaggio di consegne al timone di Azione Universitaria Ferrara. Scade il mandato di Giulio Braccioni, a lui subentra Ludovico Nanetti, che sarà anche presidente del consiglio degli studenti di Unife: la nomina è stata ufficializzata ieri, all’interno del movimento che rappresenterà le istanze di circa 27mila universitari dell’ateneo ferrarese. "Per me è un onore e un’emozione raccogliere questo testimone – commenta Nanetti –, la mia militanza in Azione Universitaria è iniziata circa tre anni fa, e fin da subito mi è stato mostrato cosa vuol dire fare rappresentanza in ateneo. Ci possiamo definire il sindacato degli studenti, raccogliamo le loro istanze, dialoghiamo costantemente, siamo per loro un punto di riferimento: la nostra parola d’ordine è pragmatismo, vogliamo trovare soluzioni concrete a problemi concreti. Ci poniamo come forza di confronto e non di scontro. Il mio obiettivo? Far capire che dobbiamo cambiare la nostra mentalità".
Alle ultime elezioni di ateneo, Azione Universitaria è arrivata seconda per un pugno di voti dietro a Link, ma è comunque riuscita ad eleggere diversi suoi rappresentanti in ruoli chiave per la comunità: Giacomo Barile è membro del Cda di Unife, Nicolò Saccarola è senatore accademico, mentre Giuseppe Sartori è vicepresidente del consiglio degli studenti e rappresentante della consulta Ergo. "Rigurgiti fascisti? E’ doveroso da parte nostra fare un’ammissione di valori – chiarisce ancora Nanetti –, nel nostro codice etico non c’è spazio per la violenza, che sia fisica o verbale, e per qualsiasi tipo di dittatura. Ci basiamo sul rispetto reciproco e l’interiorizzazione di valori costituzionali, ribaditi più con i fatti che con le parole. Non c’è spazio per il fascismo". "Ludovico ha dimostrato la voglia e la capacità di portare avanti gli interessi degli studenti a Ferrara – dichiara il presidente uscente Giulio Braccioni –. Negli ultimi anni Azione Universitaria ha raggiunto risultati eccellenti: nel 2022 siamo arrivati primi, nel 2024 secondi per pochi voti dietro alle liste unitarie della sinistra".
Jacopo Cavallini