
"Basilica della Collegiata, via tutte le barriere"
CENTO
La basilica Collegiata di San Biagio non è oggi direttamente accessibile per le persone con disabilità se non accompagnate attraverso risalite in forte pendenza; per questo è stato dato il via a lavori per eliminare questa barriera architettonica, permettendo così a tutti di entrare e godere non solo dell’aspetto religioso, ma anche dell’arte contenuta all’interno della chiesa.
"Non è possibile elaborare una soluzione per consentire un ingresso accessibile dall’entrata principale della Chiesa perché presenta un significativo dislivello altimetrico ed è priva di sagrato e cioè priva dello spazio minimo per sviluppare rampe o posizionare eventuale piattaforma elevatrice – spiega l’architetto Alberto Ferraresi - Si è ipotizzato pertanto di far ricorso all’ingresso laterale, come suggerito dalle linee guida del Decreto del Ministero per i Beni e le attività culturali". Si va dunque a lavorare sull’ingresso che dà su via Matteotti. "Un intervento per cui è prevista la fine lavori entro l’estate – dice – e che è possibile grazie al sostegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento". E illustra i lavori. "L’intervento al corridoio esterno ha quindi l’obiettivo di consentire l’accessibilità alla Chiesa e facilitare la libera e autonoma fruizione da parte di persone con qualunque tipo di disabilità temporanea o permanente – prosegue l’architetto - Per dare soluzione alla problematica relativa alla differenza di quota di 83 centimetri tra il marciapiede esterno e la pavimentazione della Chiesa, si è proceduto alla elaborazione del progetto di tre rampe, che accompagnano la persona verso l’ingresso vero e proprio. Le tre rampe avranno una pendenza rispettivamente di circa il 6%, 5% e 4%, seguendo le indicazioni di Legge". E non è tutto. "Inoltre, come esplicitato e suggerito maggiormente nel Decreto del Ministero per i Beni e le attività culturali, l’intervento non mira al solo abbattimento delle barriere architettoniche – aggiunge Ferraresi - ma cerca di eliminare anche tutti gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque ed in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea. Così come gli ostacoli che limitano a chiunque la comoda e sicura utilizzazione di parti, attrezzature o componenti, la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo. E tra una rampa e l’altra sono previste zone di sosta piane con dimensioni minime tali da consentire anche il cambio di direzione completo per persona su sedia a ruote". I lavori sono iniziati già da qualche tempo e dovrebbero finire entro l’inizio dell’estate.
Laura Guerra