Bitcoin, affitti e false storie d’amore La truffa naviga in rete: boom di casi

Promesse di guadagni facili o richieste di aiuto per prosciugare i risparmi delle vittime. Denunce in crescita

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di Federico Malavasi

Guadagni facili attraverso investimenti in bitcoin e amori nati tra le pieghe di una chat. Sono le principali esche che i truffatori telematici diffondono in rete, spesso purtroppo con risultati molto remunerativi. Quella dei raggiri online si conferma una piaga in continua espansione. A certificarlo è anche l’ultimo report sull’andamento della criminalità pubblicato da Il Sole 24 Ore. Ferrara nel 2021 (anno a cui si riferiscono i dati analizzati dal quotidiano economico) si piazza al sedicesimo posto della classifica nazionale per quanto riguarda le denunce di truffe e frodi informatiche (1.964 segnalazioni in dodici mesi, 576 ogni centomila abitanti). L’anno prima le denunce erano state 1.668, mentre nel 2019 furono 1.388 e nel 2018 1.037. Il dato è quindi in costante crescita, così come in fase innalzamento è anche l’asticella dell’attenzione della polizia postale, da sempre in prima linea nel contrasto a tale fenomeno. Ma veniamo alle insidie che si nascondo tra le maglie del web. La più classica delle truffe è quella dell’acquisto che si conclude senza l’invio della merce, dopo che il cliente ha versato la somma pattuita. Esistono però altre forme di raggiro, molto più subdole e dispendiose per chi ci casca. La prima è quella del trading online. Con questa tecnica, presunti promotori finanziari prendono contatti in rete con le future vittime, convincendole a investire piccole somme in bitcoin con la promessa di guadagni esorbitanti. Nel momento in cui l’investitore vuole incassare il frutto della propria attività, ecco che il truffatore inizia ad accampare scuse, impedendo alla vittima di intascare il guadagno e inducendola a ‘rilanciare’. "Ogni giorno abbiamo a che fare con pensionati, imprenditori, cittadini che investono fino a duecento o trecentomila euro, perdendo tutti i loro risparmi – spiega Alessandra Belardini, dirigente del compartimento di polizia postale per l’Emilia Romagna –. Il nostro invito è quello di non investire in bitcoin se non sappiamo esattamente su cosa andiamo a operare e se non conosciamo il promotore di persona. Nessuno regala nulla".

L’altro grande filone dei raggiri online è la cosiddetta ‘truffa romantica’. In genere nel mirino finiscono donne tra i 45 e i 60 anni, alle quali sconosciuti propongono l’amicizia sui social, iniziando a chattare con l’obiettivo di instaurare un rapporto sentimentale. I truffatori, spacciandosi per militari all’estero, professionisti spiantati o altre ‘categorie’ bisognose di aiuto, approfittano della relazione di confidanza instaurata per spillare soldi alle malcapitate. Spesso piccole somme, che però nell’arco del tempo possono arrivare anche a decine di migliaia di euro. Ultima, ma non per importanza, è la truffa delle case vacanza inesistenti, diffusa soprattutto in estate e nel periodo natalizio. Per difendersi dai pericoli della rete, la polizia postale ha diffuso una serie di consigli pratici, il primo dei quali è quello di informarsi accuratamente prima di effettuare qualsiasi acquisto o investimento su internet.