"Bompani, fabbrica ferma da ormai due mesi"

Domani l’incontro tra Rsu, Fiom e proprietà. Venerdì le sigle sindacali parleranno con i lavoratori ai cancelli: "Chiediamo risposte"

"Bompani, fabbrica ferma da ormai due mesi"

"Bompani, fabbrica ferma da ormai due mesi"

Conto alla rovescia per l’incontro tra i sindacati e la proprietà della Bompani. Il vertice sarà domani e già il giorno dopo – venerdì – le sigle sindacali incontreranno i lavoratori davanti ai cancelli con il resoconto della riunione. "Lì insieme – annunciano la Rsu dello stabilimento e la Fiom Provinciale – decideremo come perseguire il percorso di mobilitazione che è volto non solo a rivendicare i salari non versati ma a difendere la dignità del lavoro".

Non si ferma la mobilitazione alla fabbrica che rappresenta una delle aziende storiche di Ostellato e della provincia. "Bene la solidarietà e l’impegno delle istituzioni – sottolinea Emanuele Farinelli, Fiom –. Gli articoli comparsi in questi giorni e le interrogazioni di diversi politici nelle varie giunte hanno riportato alla luce temi che sono da sempre all’ordine del giorno per la Fiom di Ferrara. Tra questi, la necessità di garantire la tenuta industriale e produttiva di un territorio sempre più a rischio desertificazione industriale". "Sottolineiamo che il problema non è solo quello delle mancate retribuzioni o della attivazione dell’ammortizzatore sociale per crisi – riprendono Rsu e Fiom Provinciale – ma è prima di tutto quello di non avere informazioni chiare e certe sul mantenimento dello stato occupazionale e della continuità aziendale della Bompani. Il tanto acclamato piano industriale che la proprietà da ormai quasi un anno descrive come ‘un vero e proprio piano Marshall da qui ai prossimi 5 anni’ non è mai stato condiviso con la Fiom e la Rsu, ma è sempre stato solo verbalmente abbozzato su diversi tavoli dove la proprietà, a parole, si è spesa molto argomentando su future assunzioni, su aumenti produttivi e investimenti a vario titolo. Tutto questo mentre la fabbrica, tra le più importanti del territorio, è ferma senza alcuna attività produttiva da ormai due mesi. Queste sono le richieste che da tempo poniamo e alle quali otteniamo risposte evasive e generali". Fiom, Rsu e i lavoratori puntano a conoscere nel dettaglio il piano industriale. "Vogliamo – ribadiscono – un impegno vero da parte dell’azienda, coinvolgendo tutti gli attori necessari, in un accordo che preveda la condivisione di un piano di rilancio, non una imposizione padronale francamente nonspiegabile. Rivendichiamo una data certa sulla ripresa delle lavorazioni e che si apra una discussione vera su investimenti e produttività. Rivendichiamo il pagamento delle retribuzioni ancora non versate".

Mario Bovenzi