Carife, i sindacati attaccano i manager: "Tagliatevi lo stipendio"

Scatta anche la diffida ad aprire dodici filiali al sabato: «Fatelo mettendo i soldi di tasca vostra»

Ferrara, una filiale della Carife (Foto Businesspress)

Ferrara, una filiale della Carife (Foto Businesspress)

Ferrara, 10 febbraio 2016 - «Dopo il prodigioso salvataggio contemporaneo delle undici banche ancora commissariate, due sono le certezze dei ferraresi: la prima è che le magie sono ancora possibili; la seconda è che per Carife bisogna parlare di magia nera, roba da esorcista. Tutti salvi tranne i ferraresi che, per usare la narrazione avvincente del nostro amministratore delegato ed ex commissario, hanno infilato una serie di sfighe bibliche». Inizia così il durissimo comunicato dei sindacati della Cassa di Risparmio, che al termine di un incontro con l’azienda hanno divulgato una nota piena di accuse: «Prima c’è stata la Popolare di Vicenza fenomenale compratore, che diventa all’improvviso uno sfiatato ronzino.

Ma abbiamo una grande soddisfazione. Il nostro Presidente dice in televisione che siamo la più grande risorsa dell’azienda. Noi, i dipendenti. Peccato che chiediamo di lavorare ma non ci fanno lavorare. Un mese di cassa integrazione all’anno: ci hanno detto “ve la tenete”, anche se il costo del personale in tre anni è calato di un terzo e ci sono posti dove non si trova un collega per aprire la filiale, perché nel frattempo siamo diventati 330 in meno. Noi chiediamo di lavorare per i clienti, per la gente di questo territorio, e arriva la risposta: si apre di sabato, dodici filiali. Quindi fate straordinario, e nello stesso tempo siete in cassa integrazione (le famose “giornate di solidarietà”). A proposito di solidarietà, abbiamo una duplice proposta: visti i risultati della gestione commissariale fino al 22 novembre, chi ne ha avuto la primaria responsabilità destini una consistente quota dei suoi emolumenti a ristoro dei clienti di Carife traditi nella fiducia e nel portafoglio; e chi ne porta la primaria responsabilità attuale, rinunci ad una consistente quota dei propri compensi in solidarietà dei dipendenti di Carife, che in questo modo potranno lavorare di più e meglio per la loro clientela e cogliere in modo tangibile la tanto sbandierata attenzione dell’azienda nei loro confronti. La mancanza di questo segnale (che sarebbe in linea con l’esempio dato in Monte Paschi) sarebbe la prova che, ancora una volta, a pagare sono solo risparmiatori e dipendenti. Quanto infine alle “positive relazioni industriali” di cui parla il Presidente, non ne rinveniamo traccia alcuna, visto che ogni porta è stata chiusa, ogni tavolo è stato abbandonato ed ogni incontro è stato declinato. Sappiamo che Nicastro è molto impegnato: vorrà dire che, approfittando di una giornata di solidarietà, verremo a trovarla noi». Oltre al documento, i sindacati hanno diffidato formalmente Nuova Carife ad attuare l’annunciata apertura di dodici filiali nella giornata di sabato. Oltre alle due già normalmente aperte al sabato (quelle dell’Ipercoop Il Castello e del White Park di Cento), dalle 9 alle 13 saranno aperte la sede di Corso Giovecca, 65; Agenzia 1 Corso Martiri della Libertà, 55/57; Agenzia 10 Via Bologna, 467; Argenta Viale Roiti 3/A; Bondeno Piazza Garibaldi,23; Cento Via Provenzali,13; Codigoro Piazza Matteotti 45/51; Comacchio Piazza Folegatti,6/8; Copparo Piazza Libertà,27/29; Goro Piazza Togliatti,19; Portomaggiore Piazza Umberto I°,19;Tresigallo Viale Roma,1.