Centro sociale, i ladri razziano la cassa del bar

La vicepresidente Liliana Pareschi furibonda: "Siamo già alle prese con i costi del trasferimento di sede e non ci voleva questo furto"

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Se già il Centro Sociale ‘Ugo Bassi’ gestito dagli anziani, sta soffrendo per il cambio di sede nello Zanandrea, i tanti costi sostenuti, il mutuo da sopportare per i lavori fatti e ora anche il caro-bollette, a rattristare ancor di più, e pesare sulle finanze, è stato il furto subito nella notte di domenica. "Avevamo chiuso alle 18.30, la barista al lunedì è arrivata alle 8.30 e solo un’ora dopo ci siamo accorti che mancavano 50 euro raccolti con la lotteria in un barattolo e 100 euro del fondo della cassa – racconta Liliana Pareschi, vicepresidente del Cento – anche se piccola, per noi è una cifra importante perché racimoliamo euro su euro per poter arrivare a far quadrare i conti, in una situazione di continua difficoltà causata dai costi del trasferimento".

E spiega il fatto. "Non ci sono segni di effrazione ma c’era la porta tagliafuoco aperta su via Ugo Bassi e abbiamo dedotto che il ladro sia uscito da lì – prosegue – alle 18.30, quando siamo usciti, il giardino interno è molto buio e chissà, forse qualcuno ha approfittato di un momento utile per entrare dopo essersi nascosto proprio nel cortile interno. Giardino in quella situazione, perché i lavori che deve fare il comune e che da molto tempo diceva dovevano partire entro dicembre, invece non si sono ancora visti, creando questa situazione a causa della mancanza di illuminazione". Per il furto è dunque stata sporta denuncia contro ignoti. "Chi è stato, sapeva bene dov’era il denaro e fa pensare che avesse tenuto d’occhio – dice la Pareschi – non hanno toccato altro e non essendoci stati segni di scasso, non possiamo nemmeno beneficiare dell’assicurazione. Ora cercheremo di installare telecamere e un allarme ma sono altre cifre che per noi pesano molto e che vanno ad aggravare la situazione già precaria. Un furto che ci ha scorato ma anche fatto molto arrabbiare. Ogni volta che entreremo ci chiederemo se troveremo altre amare sorprese". E l’appello a cuore in mano alla città.

"Oltre ad essere stati derubati, avremo dunque altre spese da affrontare per le quali dovremo trovare i fondi – spiega – rinnovo l’appello al comune a fare i lavori di illuminazione del giardino ma che abbia però anche l’attenzione che il cantiere non ci penalizzi proprio nelle festività natalizie quando possiamo avere un po’ di visibilità e quindi fondi, visto peraltro abbiamo dato anche disponibilità al comune per degli eventi. Rinnovo al comune anche la nostra richiesta di aiuto economico e mi appello anche alle tante altre realtà associative e imprenditoriali locali perché abbiamo davvero bisogno di un aiuto". Ma non demordono tengono duro e davanti hanno un dicembre con diverse iniziative: l’8 il pranzo sociale, il 18 gli auguri alla città con un fisarmonicista.

Laura Guerra