Coronavirus Ferrara, zoom su stazioni e strade. Raffica di controlli

Carabinieri e Polizia impegnati nel far rispettare i limiti previsti sugli spostamenti: agenti e militari pronti anche ad informare

Controlli della polizia ferroviaria (Foto Bp)

Controlli della polizia ferroviaria (Foto Bp)

Ferrara, 11 marzo 2020 - Strade regionali e provinciali, caselli autostradali, ingressi di città e paesi pattugliati dalle forze dell’ordine. Non c’è l’intento di reprimere, ma di controllare attentamente e informare i cittadini in questo momento estremamente delicato in cui si chiede di seguire regole stringenti per evitare il contagio.

Verifiche attente in particolare nelle stazioni ferroviarie, considerando che i treni, non a torto, sono considerati uno dei luoghi più a rischio infezione da Covid-19, in quanto spesso affollati e se non vengono prese le adeguate contromisure igieniche.

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Gli agenti della Polizia ferroviaria tra lunedì (quando le regole erano comunque diverse per la presenza delle zone rosse) e ieri hanno controllato più di 50 viaggiatori per verificare provenienza e destinazione e soprattutto il motivo dello spostamento. Nessuna infrazione registrata. Ma gli agenti hanno anche il ruolo, perché espressamente richiesto, di informare i cittadini sui comportamenti da tenere e le regole da seguire. Così come per l’Arma dei carabinieri che ha un dispiegamento capillare sul territorio tra capoluogo e provincia.

Un centinaio di pattuglie che regolarmente effettuano posti di blocco e che continueranno a farlo in questi giorni particolari, in cui i carabinieri dovranno anche informare i cittadini su quelle che devono essere le procedure da seguire, almeno fino al 3 aprile. Oltre che a verificare e ritirare le autocertificazioni. Intenso il lavoro della polizia, con tutte le sue sezioni, oltre la Polfer, gli agenti delle Volanti impegnati sul territorio, in città e lungo le principali arterie della provincia. Compresi i caselli autostradali, dove sono al lavoro anche le pattuglie della polizia stradale. Sempre per verificare motivi degli spostamenti e le destinazioni.

Posti di blocco necessari e intensificati per far rispettare le disposizioni dell’ultimo Decreto del presidente del consiglio dei ministri, che lunedì ha cancellato le cosiddette ‘zone rosse’, rendendo l’Italia un’unica grande "area protetta" dove però gli spostamenti sono possibili solo per motivi di lavoro, per necessità urgenti o per ragioni di salute. Tutte condizioni che il cittadino deve dichiarare in un’autocertificazione da consegnare al momento del controllo. Fatto salvo, ovviamente, che ci sarà la verifica successiva delle forze dell’ordine su quanto attestato. Si rischia l’arresto e un’ammenda.  

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