Dpcm palestre, la protesta a Ferrara. "Resteremo aperti anche con la forza"

La ‘rivolta’ di Mary Pellanda, titolare della struttura di Pontemaodino: "Questo lavoro è la mia vita, seguo le regole e non mi fermo"

Maria Antonella Pellanda (a sinistra) titolare della palestra

Maria Antonella Pellanda (a sinistra) titolare della palestra

Ferrara, 26 ottobre 2020 - "Non mandate nessuna autorità a chiudermi, perché li farò tornare indietro con le buone o con le cattive. Chi mi conosce sa che lo farò! Il lavoro è un diritto!". È il finale del post apparso sulla pagina facebook della palestra "Area 51 Fitness & Body Building", un’associazione sportiva dilettantistica nella zona artigianale di Pontemaodino a Codigoro, presieduta dalla battagliera Maria Antonietta Pellanda. La palestra tra l’altro è aperta tutti i giorni, tranne a Natale.

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"Se voglio pagare i debiti devo stare aperta il più possibile – dice la quarantaseienne presidente originaria di Vicenza – ho messo questo post non per scherzo, ma perché voglio continuare a fare il mio lavoro dopo i tanti sacrifici fatti per realizzare la struttura nella quale orbitano mediamente, in un anno, circa trecento persone con le più svariate esigenze, tutti associati". Uno spazio di quasi settecento metri quadri dove gli istruttori tengono corsi di varie discipline, dall’aerobica allo spinning, sino alle attività di riabilitazione post trauma.

"Facciamo tutto alla luce del sole, non come magari in altre strutture dove si tengono nascosti – riprende Maria, per tutti Mary –: ho aperto la palestra il 23 agosto di un anno fa per coronare il sogno di una vita, ho chiuso lo scorso 9 marzo fino al 25 maggio per covid. Tra giugno e luglio ho ricevuto ben 24 controlli da parte di diverse forze dell’ordine, senza che nessuno potesse contestarmi qualche mancanza, perché siamo i primi a tenerci alla salute di chi frequenta. È una questione di correttezza, di fiducia reciproca oltre che di imprenditoria. Basterebbe un solo iscritto ammalato, e diventerebbe un boomerang per la nostra associazione. La nostra è una struttura aperta ai soli soci che sanno di dover rispettare le regole igieniche, abbiamo messo ogni tipo di igienizzante e tutto quello previsto dalle attuali norme per essere in regola. E lo siamo".

Perché allora un post così minaccioso? "Voglio soltanto lavorare e nulla più – risponde –: per questo motivo l’ho scritto al sindaco Zanardi, la mia palestra rimarrà aperta, e lavoreremo come abbiamo fatto fino ad oggi nel rispetto delle regole con tutte le precauzioni del caso. Non si possono più rispettare imposizioni del genere soprattutto perché lo Stato italiano non è in grado di tutelarci e aiutarci. In questa pandemia le uniche persone che hanno superato brillantemente il contagio sono stati gli sportivi e cosa fa il grande Signor Conte? – conclude ironicamente - chiude le palestre dove facilmente si può tenere sotto controllo il contagio".