Gad, al setaccio le vie periferiche del quartiere

Dopo aver allontanato lo spaccio dal cuore della zona stazione, la polizia si concentra su via Cassoli, IV Novembre e Porta Catena

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di Federico Malavasi

La ricetta per la rinascita del Gad ha due capisaldi. Primo, non mollare la presa sul cuore del quartiere (giardini del Grattacielo, parco Toti e piazza Castellina), liberato dall’occupazione ‘militare’ degli spacciatori a suon di controlli e presidi fissi di polizia di Stato e locale. Secodo, allargare il raggio dell’attività nelle vie più periferiche della zona stazione e in altri angoli di città nei quali, per forza di cose, si sono spostati i criminali cacciati dalle storiche piazze di spaccio. Per quanto riguarda il primo punto, il piano della questura prevede attività fissa e dinamica affiancata dall’opera di riqualificazione dell’amministrazione, dalla recinzione dei parchi fino al campo sportivo con relative attività in quella che, fino a non molto tempo fa, era la ‘Wall Street’ dei pusher ai piedi del Grattacielo.

Negli ultimi mesi, il focus della polizia si sta spostando sul secondo punto della road map, cioè quello relativo alle aree più periferiche del quartiere. Il lavoro è partito da via Monti Perticari, il cui parchetto era diventato il nuovo quartier generale degli spacciatori nigeriani. Un problema che, però, sembra ormai in via di risoluzione. Rimangono però altri nodi, sui quali stanno martellando anche in questi giorni gli agenti del Reparto prevenzione crimine, impiegati costantemente nella zona su indicazione del questore Cesare Capocasa. Stiamo parlando, tra le altre, di via Porta Catena, dalla zona dell’Eurospin fino alle aree verdi in fondo alla strada verso piazzale dei Giochi, di via Cassoli, con il vicino parco Giordano Bruno, delle mura di viale IV Novembre e, allontanadosi dal Gad, delle mura di via Baluardi, storica roccaforte dello spaccio gestito da nordafricani. Soltanto per i controlli straordinari, la questura schiera quattro pattuglie, alle quali si affianca un equipaggio della polizia locale sempre presente nelle zone più calde.

Anche nelle ultime 24 ore, l’attività della polizia non ha mancato di dare i propri frutti. Nel dettaglio, gli agenti hanno fermato per un controllo un 23enne nigeriano con precedenti per spaccio il quale ha riferito di non avere documenti. Per lui è scattata l’espulsione. Sempre nell’ambito dello stesso servizio, i poliziotti hanno inseguito una macchina che non si era fermata all’alt. Raggiunto il fuggitivo, lo hanno identificato come un 43enne ferrarese, senza patente e senza assicurazione. Per lui è scattata una maxi sanzione. Davanti alla stazione, infine, gli uomini della questura hanno fermato un bulgaro di vent’anni ben noto alle forze dell’ordine e ritenuto socialmente pericoloso. A suo carico è stato emesso un provvedimento di allontanamento volontario. L’attività svolta dalla polizia in zona Gad ha raccolto anche il plauso dei comitati di cittadini del quartiere che, durante la visita dell’altra sera del sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, hanno ringraziato il questore per i risultati ottenuti dal dispositivo di sicurezza studiato per il Gad.