MARIO BOVENZI
Cronaca

I signori dell’etere: "Noi, tutti figli di Marconi. Con le nostre frequenze colleghiamo il mondo"

Alessio Zagni, 52 anni, una vita da radioamatore: "Siamo un centinaio. Ho cominciato da bambino con il walkie-talkie che mi regalò papà".

I signori dell’etere: "Noi, tutti figli di Marconi. Con le nostre frequenze colleghiamo il mondo"

I signori dell’etere: "Noi, tutti figli di Marconi. Con le nostre frequenze colleghiamo il mondo"

Si chiama Giacomo Mazzini, ha 16 anni e, se non è proprio il radioamatore più giovane d’Italia sicuramente è a qualche passo dal guinness. Allievo della Protezione civile di Lagosanto, guidata da Donatella Moretti, è stato seguito nella preparazione dal volontario Nicola Zagatti, referente delle telecomunicazioni. La patente per ‘navigare’ con la radiolina nell’etere l’ha conseguita studiando da solo, dopo aver sostenuto l’esame. Giacomo fa parte di un esercito di appassionati, eredi di Marconi. Nella nostra provincia sono un centinaio. A livello nazionale sono 12mila gli iscritti all’Associazione nazionale radioamatori (Ari), al timone Alessio Sacchi. A Ferrara sono guidati da Alessio Zagni, 52 anni, una vita come presidente della Croce Rossa. Si è ‘collegato’ a questo mondo quando era un ragazzino, il padre per la Prima Comunione gli regalò due radioline Walkie Talkie. "Riuscivamo a comunicare a non più di 50 metri, ci mettevamo lungo i binari della stazione, parlavamo da una finestra all’altra dei condomini. Questa era allora la nostra passione". La sezione di Ferrara è una delle più antiche d’Italia, la sede è in via Alfonso d’Este. Una via è dedicata a loro, a Franco Moretti, ‘Il saggio dei radiomatori’.

Guglielmo Marconi, tutto parte un po’ da lì

"Noi siamo i figli di Marconi, è il nostro papà. Lui è il primo radioamatore. Andiamo spesso a Sasso Marconi, c’è una stazione radio, per noi collegarci da lì è una gioia difficile da descrivere"

Giacomo, tra i più giovani d’Italia. I ragazzi si fanno avanti?

"Dobbiamo dire la verità, sono attratti da sistemi di comunicazione più moderni. Stanno magari su Facebook, WhatsApp, navigano con i telefonini. Ma quando si avvicinano al nostro mondo, scoprono un universo bellissimo"

Poi c’è l’emergenza

"Sì, siamo al servizio dello Stato, siamo noi a tenere in piedi il sistema di comunicazione che scatta ogni volta che si verificano emergenze, dai terremoti alle alluvioni. Siamo gli unici autorizzati"

Come vi muovete?

"A Ferrara, in prefettura, c’è una stazione radio. Proprio in questi giorni prenderemo parte ad un incontro, verificheremo il sistema. Tutto deve essere pronto, perfetto in modo da intervenire in tempi brevissimi. Noi radioamatori siamo in grado di collegarci in ogni momento e con qualsiasi angolo del mondo, usando anche i satelliti. E pensare che quella radiolina, regalo della Comunione, non andava oltre i 50 metri"

I giovani, una sfida

"Sì, certo. E non mancano le attività per coinvolgerli. Un esempio, proprio in ottobre, il 20, 21 e 22, gli scout di tutto il mondo si collegheranno grazie a noi. Sabato pomeriggio e sabato sera nella nostra sede, i giovani parleranno con tutti i loro amici che si trovano anche dall’altra parte del pianeta. Sarà per loro un’esperienza unica, diventeranno un po’ tutti per un sabato sera, speriamo anche un po’ di più, figli di Marconi".