"Il Comune pensa a coprire i debiti ma non al futuro della comunità"

"Hanno sbagliato i conti un’altra volta! ma cosa volete che sia, il conto lo pagano i cittadini e purtroppo, anche se consideriamo i fatti, il rendiconto 2021 per Portomaggiore non è affatto positivo: il numero di abitanti sta scivolando verso gli 11 mila, le rendite catastali sono ai livelli di una città , con un’imposizione media annua sugli immobili di circa 240 euro pro capite, mentre per gli investimenti si spende meno di un caffè al giorno per abitante". E’ una bocciatura senza appello il giudizio di Uniti per Portomaggiore sul rendiconto finanziario del 2021, il primo targato Bernardi.

"Dopo aver accertato nel 2017 un buco di circa 6,6 milioni di euro, pari a circa la metà del fatturato annuo – attacca il capogruppo Roberto Badolato - , ora l’amministrazione comunale per il tramite del sindaco Dario Bernardi ha dichiarato la propria soddisfazione per aver coperto nel solo anno 2021 1,2 milioni di euro, cioè ben 772 mila euro circa in più del previsto. A parte che siamo solo a metà dell’opera il disavanzo da coprire, al 31 dicembre 2021 ammonta ancora a euro 3 milioni circa, che si prevede di ripianare teoricamente in anni 18, a leggere questo dato sembrerebbe che siamo di fronte a mirabolanti prodigi amministrativi, mentre invece le cose stanno in un altro modo".

Ed entra nel merito. "Intanto chi copre il buco è riconducibile ai medesimi soggetti che lo hanno fatto, ma giova inoltre rilevare che soprattutto è mancato il buon padre di famiglia. Questo, infatti, se per coprire un grosso debito velocemente, finisce per affamare i propri figli, non compie una buona azione. Allo stesso modo, il Comune con questo comportamento mette in ginocchio i propri cittadini. Con tale incapacità di fare buone previsioni e di fissare gli obiettivi si mettono al verde i cittadini, si riduce l’economia al lumicino, si smantellano le eccellenze del territorio (vedi piscina chiusa oramai da tre anni), si accelera la copertura del debito e si porta all’attenzione tutto questo come un grande risultato".

Franco Vanini