Il teatro approda negli spazi aperti con ‘Rabicano’

Dieci giorni di eventi ispirati alle feste rinascimentali. Protagoniste del festival compagnie da tutta Europa. .

Il teatro approda negli spazi aperti con ‘Rabicano’

Il teatro approda negli spazi aperti con ‘Rabicano’

Rabicano, il cavallo senza peso. Rabicano, il destriero di Astolfo, paladino che va sulla luna a cercare la ragione di Orlando. Rabicano, tratto dall’Orlando Furioso di Ariosto, è diventato il nome della prima edizione del Festival internazionale di Teatro per gli spazi aperti di Teatro Nucleo, che festeggia i cinquant’anni dalla sua nascita. Il titolo è dei più azzeccati: non un riferimento all’inconsistenza dell’aria. Al contrario, Rabicano, il cavallo che si nutre di sola aria, è un invito a riconsiderare la dimensione puramente aperta e democratica del teatro, primo strumento della polis greca. "Ci è sembrata immediatamente una analogia fortissima quella tra il teatro e la funzione di Rabicano nell’opera di Ariosto – sottolinea Marco Luciano di Teatro Nucleo – ed è da questa ispirazione e con questo desiderio che il festival ha preso il nome. Il teatro recupera la memoria perduta, permette alla polis di riconoscersi, di lottare l’abbrutimento generato dall’uso smodato dei social e del digitale: dal mondo dell’etere il teatro ci riconduce ad un incontro reale". Il festival in questione – sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna e dal Comune, in partenariato con la Fondazione Teatro Comunale, Ferrara Arte, Consorzio Wunderkammer e Zanzara Arte Contemporanea – offre alla città dieci giorni di spettacoli gratuiti, dal 3 al 12 maggio, ispirati alle feste rinascimentali, con molte compagnie teatrali provenienti da tutta Europa, come la danese Odin Teatret, la polacca Osmego Dnia o la tedesca Antagon Theater Aktion, ma anche Teatro Due Mondi, Teatro Potlach e molte altre.

Lo stesso Teatro Nucleo ha deciso di riallestire il suo spettacolo-simbolo, Quijote!, nato nel 1990, adattamento per gli spazi aperti del Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes Saavedra. Nell’ambito del festival, diversi sono gli spettacoli che si svolgeranno in luoghi insoliti di Ferrara quali piazzetta San Nicolò, parco Coletta, Acquedotto monumentale, torrione del Barco, Palazzo dei Diamanti, Molo Wunderkammer, piazzale dei Poeti (zona Krasnodar). Non mancheranno spettacoli itineranti e site-specific oppure performance di danza contemporanea. Inoltre, sono previsti convegni, workshop gratuiti e masterclass. "Tutte le città civili dovrebbero essere orgogliose dei propri teatri di periferia – chiosa Marcello Corvino, direttore artistico del teatro Comunale –. In particolare, Teatro Nucleo intreccia il fatto sociale di essere un presidio del territorio ferrarese ad una lunga storia di qualità artistica. Penso, per esempio, alle loro produzioni che hanno fatto il giro del mondo. Per questo motivo, il teatro Comunale si unisce alla festa che ne celebra i cinquant’anni dalla fondazione".