di Federico Di Bisceglie "Ci volevano un candidato di Burana e un barbiere di San Carlo per sottrarre al giogo della sinistra la nostra città. La vecchia politica, quella rappresentata da Mauro Malaguti, in tutti questi anni non è mai riuscita". È una replica senza esclusione di colpi quella che il vicesindaco Nicola Lodi fa al coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia. L’oggetto del contendere è proprio il ruolo (’poltrona’, suona meglio) da numero due della giunta estense. Un incarico che Malaguti, alla luce dei risultati che FdI sta ottenendo su scala nazionale, rivendicherà per il proprio partito, alle amministrative 2024. Il barometro nel centrodestra segna turbolenze? "Nient’affatto – risponde Lodi – : con l’assessore Balboni, così come con il senatore, ci sono ottimi rapporti. Idem con il consigliere Federico Soffritti. Ma c’è una sola persona che può dire chi sarà il vicesindaco: si chiama Alan Fabbri". Lodi a contare, nel 2024, saranno anche i numeri e i consensi che si raccoglieranno. "Non c’è dubbio su questo: la politica si fa solo con i voti. Per questo ritengo che se Malaguti voglia misurarsi con l’elettorato sia liberissimo di farlo. Poi, saranno i ferraresi, oltre al sindaco Fabbri, a decidere chi dovrà essere il numero due dell’amministrazione". È il principio di una spaccatura con Fratelli d’Italia? "Assolutamente no. Torno a dire che i rapporti con gli altri esponenti sono ottimi. Dico però che il metodo utilizzato da Malaguti è quello che ha sancito il fallimento della destra negli anni scorsi: divisioni e litigi. Dunque le sue affermazioni non sono offensive nei miei confronti, bensì nei confronti di tutta la coalizione. Ne faccio una questione di metodo e di opportunità". A che metodo fa riferimento? "L’attuale amministrazione ha completamente sovvertito il paradigma imposto dalla vecchia politica scardinando un sistema prima di tutto di pensiero. In passato, ...
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