Incidente mortale ad Argenta, chi era il ciclista falciato. Aveva 59 anni

E' stato travolto da un automobilista di 88 anni che non si è fermato a soccorrrerlo. "Pensavo di avere urtato un animale", ha detto ai carabinieri

L'uomo è stato trascinato per decine di metri

L'uomo è stato trascinato per decine di metri

Argenta (Ferrara), 1 novembre 2018 - Stava rientrando a casa in sella alla sua bicicletta quando è stato travolto e trascinato per centinaia di metri, per poi rimanere esanime sull’asfalto di via Fascinata. Non c’è stato nulla da fare per Daniele Rossano Bortolazzi, 59 anni di Santa Maria Codifiume, investito e ucciso nella notte tra ieri e martedì da un automobilista che ha detto di non essersi nemmeno accorto di averlo urtato.

Tutto comincia intorno alle 23.30. Bortolazzi ha passato la serata fuori e sta rientrando a casa in bici. E' buio e il 59enne si avventura lungo via Fascinata, direzione via Canne, dove si trova la sua abitazione. A un tratto, sulla sua stessa strada, arriva una Fiat Punto. Al volante c’è un uomo di 88 anni, residente a Ospital Monacale. Per cause ancora al vaglio dei carabinieri della compagnia di Portomaggiore, l’anziano automobilista urta Bortolazzi all’altezza dell’incrocio con via Minozzi e lo fa cadere a terra. L’utilitaria ‘aggancia’ il ciclista e lo trascina con sé per diverse centinaia di metri. Ad un tratto, il malcapitato si sgancia e rimane sulla strada. L’anziano, a suo dire ignaro di tutto, prosegue il suo viaggio fino a casa.

A dare l’allarme è una residente che nota la bicicletta del 59enne scagliata a terra nel punto dell’impatto. Sul posto arrivano i carabinieri e i sanitari del 118. Gli uomini dell’Arma, partendo dalla bicicletta, risalgono al punto in cui giace il corpo del ciclista. Le sue condizioni appaiono subito disperate. I sanitari del 118 tentano il tutto per tutto per salvarlo, ma alla fine sono costretti ad arrendersi. I carabinieri ricostruiscono rapidamente l’accaduto e scoprono l’identità del conducente della Fiat Punto.

Lo trovano a casa e gli chiedono conto dei fatti. Lui cade dalle nuvole. Dice di non essersi accorto del ciclista e di aver pensato di aver urtato un animale. Sulla sua posizione sono in corso accertamenti al fine di verificare eventuali responsabilità per omissione di soccorso.