Ferrara, ladri in concessionaria. Danni e razzìa nelle auto

Colpo in via Marconi. Banda di specialisti messa in fuga dall’arrivo dei vigilanti, i danni ammontano a circa centomila euro

Una delle nove auto coinvolte nei danneggiamenti nella concessionaria ferrarese

Una delle nove auto coinvolte nei danneggiamenti nella concessionaria ferrarese

Ferrara, 3 luglio 2019 – Agili come felini e talmente esperti da farla in barba a uno dei sistemi di allarme più recenti e sofisticati. Era una banda di professionisti quella che, nella notte tra ieri e lunedì, ha preso di mira Ferrara Motori, la concessionaria Bmw e Mini di via Guglielmo Marconi. Il loro obiettivo erano gli accessori montati sulle vetture parcheggiate nel piazzale dell’autosalone, soprattutto navigatori, sensori, telecamere per l’anticollisione e volanti.

È solo grazie all’intervento degli operatori del Corpo vigili giurati che i banditi sono stati costretti a fuggire a mani vuote. Il danno però, ormai era fatto. E non è cosa da poco. «Gli accessori staccati dalle macchine sono rimasti tutti lì ma sono praticamente inutilizzabili – spiega Vladimiro Zanellati, direttore di Ferrara Motori –. Per noi questo si traduce in un danno che si aggira intorno ai centomila euro. Non abbiamo potuto fare altro che fare denuncia ai carabinieri».

I fatti risalgono a poco dopo la mezzanotte. Tre banditi raggiungono i cancelli dell’autosalone. Le telecamere li riprendono mentre entrano e si muovono strisciando al suolo verso il punto del piazzale in cui sono parcheggiate le auto. «Il fatto che si siano mossi così – aggiunge il direttore – significa che conoscevano il nostro sistema di sicurezza, fatto da sensori che rilevano i movimenti di persone di una certa altezza. Probabilmente hanno fatto un sopralluogo accurato».

Una volta dentro, i malviventi si mettono al lavoro. Cannibalizzano nove macchine, tutte Bmw X3, X4 e X5. Infilano gli accessori in grosse buste di plastica ma vengono interrotti dai Vigili giurati, giunti in via Marconi per il normale giro di perlustrazione. I vigilantes li vedono e, armi in pugno, si lanciano all’inseguimento. I ladri però riescono a dileguarsi abbandonando la refurtiva e scavalcando la recinzione dal lato di via Padova. «Si tratta di specialisti – conclude amareggiato Zanellati –. Sono anni che questo fenomeno ci assilla. Prima rubavano ruote e cerchi. Ora si sono evoluti».