L’architettura nei particolari. Lo stile e i progetti di Savonuzzi

Inaugura oggi a palazzo. Tassoni la mostra di elaborati. originali curata da Unife. Visitabile fino al 7 giugno.

L’architettura nei particolari. Lo stile e i  progetti di Savonuzzi

L’architettura nei particolari. Lo stile e i progetti di Savonuzzi

Inaugura oggi e si terrà fino al 7 giugno a palazzo Tassoni, (via Ghiara, 36) la mostra di elaborati originali ‘L’architettura nei particolari - Progetti dall’archivio di Carlo Savonuzzi’, a cura di Rita Fabbri del dipartimento di Architettura di Unife e direttrice del Fondo Archivistico Carlo Savonuzzi (Facs), realizzata in collaborazione con il Sistema bibliotecario di ateneo. L’esposizione fa seguito alla mostra virtuale ‘L’attenzione per il dettaglio. Carlo Savonuzzi e le arti applicate’, con cui Unife ha partecipato anche quest’anno alla Giornata nazionale degli Archivi di architettura, disponibile sul portale Virtual Heritage Unife. Entrambe le mostre illustrano le modalità di progettazione di Carlo Savonuzzi (1897-1973), ingegnere capo del Comune e libero professionista, sensibile alla cura dei dettagli architettonici e decorativi, con uno sguardo attento alle linee generali del progetto.

Le opere di Savonuzzi sono conservate nel Facs, custodito nella biblioteca di Architettura. "La mostra di elaborati originali di Savonuzzi prevede una selezione di disegni già visibili nella mostra virtuale, offerti a visitatrici e visitatori per goderne ‘dal vivo’ – afferma la curatrice Rita Fabbri –. Si tratta di disegni a china e a matita (in qualche caso anche pastelli) realizzati su carta da spolvero e da lucido, ma anche eliografie e radex, fotografie in bianco e nero. Vengono messi in luce particolari di architettura con disegni molto precisi e dettagliati, abbastanza grandi per rappresentare ogni singolo componente, costruttivo o artistico, e ottenere in questo modo il controllo accurato del risultato finale. Alcuni disegni, troppo grandi per essere contenuti nelle teche, saranno in parte arrotolati oppure riprodotti su pannelli a parete di dimensioni idonee per far cogliere la qualità grafica e progettuale. Il filo conduttore dell’esposizione seguirà un ordine cronologico, a partire dal villino della fine degli anni Venti, per giungere al palazzo in piazza Santo Stefano, della fine degli anni Cinquanta: nel percorso cronologico visitatrici e visitatori potranno apprezzare l’evoluzione del gusto nell’arco di circa tre decenni".