"Abbiamo scelto di essere qui oggi perché questo è uno dei luoghi più rappresentativi del nostro modo di amministrare e della visione che abbiamo della città". Il sindaco Alan Fabbri parla dal cuore del Gad, zona simbolo delle politiche per la sicurezza. "Quando siamo stati scelti dai ferraresi, nel 2019, avevamo promesso di liberare il quartiere dalla criminalità che lo soffocava e abbiamo mantenuto la parola data – prosegue –. Abbiamo trasformato intere zone che erano di fatto inaccessibili, perché pericolose, violente e controllate dalla mafia nigeriana in bellissime aree pubbliche in cui giocano tanti bambini. E questa è una grande vittoria per tutti i cittadini e un bellissimo risultato per noi. Però non ci siamo accontentati: siamo ancora al lavoro per trasformare tutta l’area, compresa quella della stazione, in un biglietto da visita per i turisti che arrivano in treno e che devono sentirsi accolti e sicuri nella nostra bellissima Ferrara. Cambieremo faccia anche a quest’area – promette Fabbri –, perché crediamo che la nostra città meriti questo e ancora di più per diventare un modello, non solo di sicurezza ma anche di accoglienza turistica e di mobilità sostenibile ben organizzata. È questa la nostra idea di quello che deve essere Ferrara nel futuro. La strada l’abbiamo tracciata e, se i cittadini sceglieranno di darci fiducia, la porteremo avanti anche nei prossimi cinque anni".
Il sindaco uscente e candidato alle amministrative dell’8 e 9 giugno è intervenuto durante un incontro con i cittadini al bar Fiorella, che affaccia sul piazzale della stazione. "Per la zona del Grattacielo – aggiunge – il percorso che abbiamo seguito è ormai noto e riconosciuto, addirittura a livello nazionale. In cinque anni, nonostante la pandemia, abbiamo messo in piedi un vero sistema sicurezza Ferrara, partendo dal cuore del problema, in strettissima e fondamentale collaborazione con le forze dell’ordine e abbiamo liberato intere zone dal controllo delle bande organizzate dalla mafia nigeriana. Contemporaneamente abbiamo compiuto un enorme lavoro di riqualificazione che ha reso l’area bella, accessibile inclusiva e adatta a famiglie e sportivi e infine l’abbiamo messa in sicurezza, con l’operazione Parchi sicuri, partita proprio dal parco Coletta". Contemporaneamente, conclude Fabbri, "abbiamo avviato un percorso di partecipazione con tutti i residenti e i comitati della zona".