REDAZIONE FERRARA

Lo dice il Consiglio di Stato: "Fondo di indennizzo ai risparmiatori esclusi"

Dopo il crac delle banche che ha coinvolto Carife, festeggia l’Unione Consumatori

Lo dice il Consiglio di Stato: "Fondo di indennizzo ai risparmiatori esclusi"

"Vittoria al Consiglio di Stato. Anche quei risparmiatori inizialmente esclusi dal Fondo di indennizzo dei risparmiatori istituito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) dopo il crack Banca Marche, Carife, Banca Etruria e Carichieti, Popolare di Vicenza e Veneto Banca, potranno ora partecipare al Fondo e veder riesaminata la loro richiesta di indennizzo". È quanto fa sapere l’Unione Nazionale Consumatori, spiegando come il Consiglio di Stato abbia "accolto la tesi del pool legale dell’Unc, riammettendo i risparmiatori cui era stata rigettata l’istanza di indennizzo per non aver provato la sussistenza delle ‘violazioni massive’, requisito necessario per ottenere il rimborso".

Per il Consiglio di Stato, invece, "l’azionista/obbligazionista ha indicato chiaramente la violazione massiva e, fatto ancor più rilevante, ha allegato la relativa documentazione a supporto, ma tali circostanze non sono state considerate dalla Commissione Tecnica valutatrice".

"Ora si apre la strada per gli indennizzi. Il Consiglio di Stato ha posto la parola fine alla querelle giudiziaria che ha visto contrapposti alcuni azionisti ed obbligazionisti di Banca Marche contro il Mef, riconoscendo il giusto operato dei risparmiatori che hanno regolarmente motivato le loro istanze di rimborso, adducendo violazioni massive fondate. Non va dimenticato che di tali violazioni massive si è avuta ulteriore conferma anche con la sentenza del Tribunale Penale di Ancona, che ha condannato i vertici della Banca a complessivi 118 anni di reclusione", commenta Corrado Canafoglia, avvocato a capo del pool di legali dell’Unione Nazionale Consumatori, insieme a Carlo Canafoglia e Salvatore Menditto del Foro di Ancona. "L’accertamento di tali inadempimenti diffusi, messi in opera dagli Istituti di credito, avrebbe dovuto portare alla valutazione positiva delle istanze di indennizzo. Ci si augura ora che il Mef dia seguito a quanto statuito dal Consiglio di Stato, riconoscendo rapidamente il giusto e dovuto indennizzo anche a questi investitori truffati degli istituti di credito posti in liquidazione con il decreto Salva-Banche", aggiunge Carlo Canafoglia.

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