REDAZIONE FERRARA

"Mio zio, un uomo giusto. La terra è stata la sua vita"

Bondeno, il sindaco Fabbri ricorda Loris Golinelli, schiacciato da un trattore

"Mio zio, un uomo giusto. La terra è stata la sua vita"

"Era socievole, solare, abbiamo sempre condiviso i momenti più belli di famiglia. Era molto legato alle sue sorelle, a mia madre Angela e alla zia Claudia. Anche due domeniche fa era venuto a trovarci nella casa di Burana. La sua scomparsa è un dolore immenso". Così Alan Fabbri (nella foto con lo zio), sindaco di Ferrara ricorda lo zio Loris Golinelli, l’agricoltore di 67 anni, residente a Novi di Modena, che ha perso la vita, martedì intorno alle 20, a Concordia sulla Secchia in un incidente mortale, in via Cappelletta Stoffi. I funerali si terranno questa mattina, alle 9, nella chiesa di San Felice sul Panaro. Un dolore profondo per la famiglia, per la compagna, per i tanti che lo conoscevano nel suo paese. Il trattore che stava guidando, che trainava la vasca dell’uva, per cause in corso di accertamento, forse per un malore, è finito nel fossato adiacente la strada, ribaltandosi e travolgendo Golinelli che è rimasto schiacciato tra le lamiere del mezzo pesante. In quel momento stava facendo il trasporto per un’azienda di Quistello. Chi viaggiava dietro al trattore l’ha visto sbandare ed uscire di strada. I soccorsi sono stati immediati ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Appena appresa la notizia, martedì sera, Alan Fabbri da Ferrara è accorso dalla madre Angela a Burana di Bondeno e insieme sono andati sul luogo dell’incidente. Il dolore, il vuoto, la disperazione delle sorelle e dei famigliari, il senso di impotenza davanti ad un incidente terribile avvenuto sul lavoro. "Veniva da una famiglia di origini contadine e la terra è sempre stata la sua vita – racconta Fabbri – lavorava i propri campi e anche per conto terzi. Era un lavoratore instancabile e nei momenti liberi, la domenica soprattutto, ci raggiungeva. È sempre stato una presenza costante della nostra vita". Loris Golinelli sarà sepolto nel cimitero di Gavello Modenese, dove sono sepolti i suoi genitori, ovvero i nonni di Alan Fabbri, Iole Bergamini e Guido Golinelli. "Mio zio non aveva avuto figli – racconta Fabbri – e aveva costruito con noi tre nipoti, sin da piccoli, un rapporto di stima, di gioco, di scherzo, di affiatamento che ha sempre portato avanti. Arrivava a trovarci spesso. Ero con lui anche due domeniche fa. Con lui ricordo le tavole apparecchiate in famiglia nei pranzi dei momenti di feste". Claudia Fortini