"Niente concerto al parco" La proposta in Consiglio

Springsteen, gli ambientalisti presentano la petizione agli uffici Comunali. Ora dovrà essere discussa in aula: "Tutto deciso senza consultare nessuno"

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Le polemiche sul concerto di Bruce Springsteen al parco Urbano approdano in consiglio comunale, che entro due mesi fisserà l’appuntamento per discutere dei pro, dei contro e delle eventuali alternative all’organizzazione del maxi evento nell’area verde. I promotori della petizione ambientalista ‘Save the Park’, che da quest’estate chiedono lo spostamento dello spettacolo nella zona dell’aeroporto, hanno infatti consegnato agli uffici del Comune una proposta di delibera popolare sottoscritta da 635 residenti ferraresi che, salvo eccezioni di inamissibilità di carattere tecnico, porterà la protesta a un livello istituzionale. Il regolamento impone infatti al consiglio comunale di discutere tutte le proposte di delibera sottoscritte da almeno 500 cittadini. Una situazione che a Ferrara si è presentata solo in un’altra occasione: quando nel 2018 diversi comitati proposero alla giunta Tagliani di internalizzare il servizio di raccolta dei rifiuti. E tra gli attivisti di allora erano presenti anche alcuni degli odierni promotori di Save the Park, come Corrado Oddi che illustrando il testo della delibera punta soprattutto su tre aspetti: maggior trasparenza da parte della maggioranza sugli aspetti organizzativi, la richiesta di spostare il concerto all’aeroporto e sviluppare così un’area predisposta ai grandi eventi.

"Crediamo che il Parco Urbano per sua natura abbia un’altra vocazione – afferma Oddi –, quella di polmone verde della città, una riserva naturale utile anche alla preservazione della fauna. Il maxi evento è stato deciso senza alcuna consultazione con i cittadini, e ci piacerebbe capire anche se sono stati gli organizzatori a proporre di farlo al parco Urbano, o se è stata l’amministrazione a offrire l’area". Riguardo ai possibili problemi di carattere organizzativo all’aeroporto, recentemente riportati al nostro quotidiano dai gestori dell’Aeroclub, gli attivisti affermano di aver ricevuto un parere positivo dall’Ente Nazionale Aviazione Civile: "Abbiamo consultato l’Enac il 27 giugno – spiega Marianna Suar –, e ci è stato detto che per richiedere la concessione dell’area demaniale occorre inviare una richiesta via Pec all’ente, senza particolari ostacoli normativi". Una volta consegnata la proposta agli uffici, le tappe sono chiare: se non incontrerà obiezioni di tipo tecnico, entro 60 giorni la delibera verrà calenderizzata e nel frattempo gli attivisti incontreranno il presidente del consiglio Lorenzo Poltronieri e discuteranno della seduta. Per poi cercare in aula il supporto (e il voto) delle forze politiche.

Ruggero Veronese