Nuova Darsena, un progetto cambiato da noi

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Alan

Fabbri*

Èstato un grande successo, questo progetto della Nuova Darsena, e sento che piace l’idea di avere attività di carattere ricreativo e non solo in quell’area. Questi primi giorni sono stati un test importante, direi brillantemente superato,

e non ci fermeremo qui.

In merito a quanto sento e leggo, devo anche precisare che questo non è lo stesso progetto che mise sul tavolo la giunta precedente. E’ giusto che tutti sappiano che quel piano prevedeva una urbanizzazione sfrenata in alcune aree della darsena, che noi abbiamo bocciato. Non solo, nel 2020 siamo andati direttamente a Roma per chiedere e ottenere la rimodulazione di quegli interventi senza perdere i contributi e ottenendo di dare più spazio al verde pubblico.

Il prossimo obiettivo è lavorare assieme per ampliare il numero di attività commerciali e licenze di bar, chiostri e ristoranti. Crediamo molto in questa parte della città, nel turismo, nei giovani e in chiunque abbia voglia di fare qualcosa. Poi, se bisogna sempre dire grazie a chi c’era prima, trovo che sia un modo un po’ fanciullesco di fare opposizione, dettato solo dalla rabbia e dall’astio nei nostri confronti. Sarebbe bello avere un’opposizione che dicesse che queste sono belle iniziative, ma non è così: per loro bisogna sempre e soltanto ribadire i meriti di chi c’era prima, come se io dovesse ribadire oggi quello che ho fatto quando ero sindaco di Bondeno. Siamo al livello dei bambini delle scuole, ma d’altronde non troviamo opposizione, metteremo un annuncio sul giornale per cercarla...

* sindaco di Ferrara