"Orlando fuorioso? Perché no..." Elio Germano, Dante e il Paradiso

Corvino lancia la proposta di uno spettacolo nel 2023 sull’opera di Ludovico Ariosto: l’attore non chiude le porte

Migration

"C’è la parola, c’è la musica e poi c’è il mondo della meraviglia. In Paradiso XXXIII c’è la luce nel racconto". È questo il "rapporto a tre scelto e volutamente ricercato" dall’attore Elio Germano e dal compositore Teho Teardo, che dopo il debutto di giovedì sera erano di nuovo sul palco del Teatro Comunale di Ferrara ieri sera e oggi alle 16 con lo spettacolo dedicato al trentatreesimo Canto del Paradiso, per omaggiare Dante in occasione del 700° anniversario dalla morte. "Musica, parole e immagini per dare spazio a queste aperture, permettendo al pubblico di farsi questo viaggio nel Canto XXXIII del Paradiso, senza nessuna spiegazione. Usando solo le parole del Canto" ha spiegato ieri Elio Germano a Ferrara, nel primo degli incontri con le compagnie, collegati agli spettacoli del cartellone di prosa di quest’anno.

"Non è l’ennesima interpretazione di un artista sulle parole di Dante – spiega Germano - ma un’apertura al testo per rendere il Canto XXXIII qualcosa di pop", per "popolarizzare l’esperienza raccontata da Dante e ritradurla nella nostra lingua contemporanea". I linguaggi della musica elettronica di Teho Teardo, la regia affidata a Simone Ferrari e Lulu Helbæk e la voce di Elio Germano appunto. "Da più di vent’anni faccio rap, che è pura parola – racconta –. C’è una tensione in Paradiso XXXIII che è anche divulgativa. Un dispiegamento più che una spiegazione, una vela che si dispiega per sciogliere i nodi che non ci permettono di fare il nostro viaggio personale con Dante. Spiegare un’opera d’arte è un’azione violenta. Ho evitato la parafrasi del testo – dice Elio Germano – perché è un modo di forzare da una parte l’interpretazione di qualcun altro". Marcello Corvino, direttore artistico del Teatro Abbado di Ferrara, lancia una proposta: per il 2023 Elio Germano e Teho Teardo impegnati un lavoro sull’Orlando furioso, composto dall’Ariosto proprio a Ferrara? "Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese io canto" intona Elio Germano... Mai dire mai.