Picchiò militare: chiesta la condanna. Il pm: "Dieci mesi", la difesa: "Assolto"

Berra, il giovane era alla guida di un’auto ed era stato arrestato dopo un controllo dei carabinieri. Il suo legale: "Depositati due audio in cui si sente una conversazione. Lui è stato indotto a reagire" .

Picchiò militare: chiesta la condanna. Il pm: "Dieci mesi", la difesa: "Assolto"

Picchiò militare: chiesta la condanna. Il pm: "Dieci mesi", la difesa: "Assolto"

Al termine della discussione davanti al giudice Carlotta Franceschetti, la procura ha chiesto la condanna a dieci mesi e venti giorni di reclusione, mentre il legale che lo assiste, l’avvocato Nicola Marani, ha chiesto l’assoluzione per il suo assistito. Assoluzione perché come ha spiegato nel corso della sua arringa, il ventiquattrenne accusato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, in realtà avrebbe reagito "a un atto arbitrario del pubblico ufficiale che lo stava interrogando". Secondo quanto spiegato infatti dall’avvocato il giovane poi finito in manette, sarebbe stato ’ingannato’ nel momento in cui un militare gli ha chiaramente detto che sapevano che quell’auto a bordo della quale era stato fermato, risultava essere rubata. Mentre lui continuava a difendersi che non era così e che altre volte era stato controllato ed era risultato tutto in regola. L’avvocato Marani a sostegno della sua arringa ha depositato anche due brevi audio, in cui si sentirebbe la conversazione tra il carabiniere e il giovane di etnia rom. Materiale che ora dovrà essere esaminato anche dal giudice Carlotta Franceschetti. L’udienza per repliche e per la sentenza è stata fissata al 16 aprile prossimo.

Il fatto. Il ragazzo, che è in carcere per espiare una precedente condanna passata in giudicato, e non come conseguenza dell’arresto avvenuto all’inizio del mese scorso, era stato fermato dai militari dell’Arma impegnati in uno dei numerosi servizi di controllo e pattugliamento che si erano intensificati anche in quell’area, da dopo il furto di mitragliette M12 e due caricatori all’interno di una gazzella dei carabinieri. Una volta fermata la vettura, con a bordo l’imputato e il fratello, al termine dei controlli sul ventiquattrenne che era alla guida i militari dell’Arma hanno scoperto che a suo carico pendeva un ordine di arresto per esecuzione pena. A quel punto la situazione si è fatta ancora più tesa ed è nato il parapiglia: il giovane ha cercato di fuggire al fermo dei carabinieri, e i militari lo hanno inseguito e fermato. Dopo la convalida dell’arresto per resistenza a pubblico ufficiale, il giudice aveva rinviato la discussione a ieri. Il legale del giovane ha contestato fin dall’inizio, la ipotetica ricostruzione che alcuni parenti sarebbero accorsi dopo il fermo e si sarebbero scagliati contro i carabinieri. Mentre ieri mattina ha depositato i due video in cui si sentono parte di conversazione tra l’imputato e un militare dell’Arma.

cri.ru.