Processo per l’omicidio Placati, il Comune scende in campo "Ci costituiremo parte civile"

Il sindaco Saletti annunci la decisione e oggi porterà un fiore alla casa della donna

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Bondeno non dimentica, ricorda e piange uno dei più terribili femminicidi che abbiano scosso la storia. E’ un anno oggi, da quel tragico giorno di febbraio in cui Rossella Placati, 51 anni, fu ritrovata barbaramente uccisa nella sua casa di Borgo San Giovanni. Omicidio di cui è accusato il compagno Doriano Saveri, artigiano di 46 anni, che proprio di recente è stato rinviato a giudizio per il massacro della compagna. Il sindaco Simone Saletti, ha deciso di recarsi questa mattina, alle 8.45, presso l’abitazione della donna per deporre un mazzo di fiori in segno di cordoglio sulla porta. "Un gesto che viene dal profondo del cuore, prima ancora che da un dovere istituzionale – commenta Saletti –. Poserò un mazzo di fiori davanti alla porta dell’abitazione di Rossella, in segno di vicinanza di tutta la comunità di Bondeno. Sarà la prima azione e il primo pensiero del giorno - prosegue il sindaco –, per mantenere alta l’attenzione su una questione che il processo dovrà chiarire". È di pochi giorni fa, infatti, il rinvio a giudizio di Doriano Saveri, ex compagno di Rossella Placati e fino a questo momento unico imputato. Da qui l’annuncio. Il comune di Bondeno intende costituirsi parte civile nel processo in conseguenza della morte di Rossella Placati: "Manca ancora l’atto formale della Giunta – spiega Saletti –, ma arriverà a giorni, dato che l’intenzione di tutta l’Amministrazione è ferma. Riteniamo che la totalità dei nostri concittadini sia fatta di persone perbene, che mai compierebbero gesti simili e che condannano integralmente chi compie ciò. Di conseguenza – prosegue il primo cittadino –, per noi è indispensabile difendere in ogni sede il buon nome dei cittadini di Bondeno. Non solo la famiglia, che certamente ha subito un grandissimo e irreparabile dolore, ma tutta la comunità di Bondeno ha sofferto una ferita profonda. Certe terribili azioni sembrano sempre lontane e distanti dalla quotidianità di un paese tranquillo – esorta ancora Saletti –, ma quando avvengono sono capaci di sconvolgere la cittadinanza. Da quel 22 febbraio 2021, Bondeno non è più la stessa città. Tuttavia, in questi dodici mesi abbiamo saputo comportarci con grandissima solidarietà cercando in ogni modo di essere vicini alla famiglia".

Claudia Fortini