Ricostruzione come fiducia e impegno

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Paola

Boldrini*

Alla ricostruzione ormai ultimata si è fatto riferimento nelle molteplici celebrazioni che si sono succedute nei giorni scorsi e per cui si è chiamato in causa il modello emiliano romagnolo, guidato dal senatore e allora Presidente della Regione Emilia Romagna e Commissario Straordinario, Vasco Errani, che ha unito dedizione, pragmatismo, capacità di coordinamento di uomini e risorse e ha saputo motivare, con risposte certe, il mondo produttivo, tracciando un solco poi proseguito dall’attuale Governatore, Stefano Bonaccini. Il tutto con un lavoro di squadra con i parlamentari per la parte normativa. Pressoché tutte le aziende si sono rimesse in piedi e merito va agli imprenditori volenterosi che si sono rimboccati le maniche guardando in prospettiva, trovato nelle nostre istituzioni un interlocutore credibile. L’orgoglio per la strada compiuta deve renderci fieri, non superbi. Per fare in modo che il monito del 2012, PER NON DIMENTICARE, rimanga attuale, dobbiamo ricordare che la ricostruzione è stata condivisione di valori. Affinché la ricostruzione sia completa manca poco, ma va raggiunto il traguardo. In questa direzione deve andare lo sforzo di noi parlamentari. Ricostruire gli edifici, riaprire i luoghi di culto, tornare a vivere nelle proprie case o in altre case, significa avere ricreato comunità in cui sentirci più sicuri, anche quando attorno, come ora, tra pandemia e guerra, ci sentiamo vulnerabili. Confido che quei giorni costituiscano oggi per noi un monito per ricordare che nei momenti difficili come questo, in cui l’unità sembra vacillare, sappiamo guardare all’interesse comune.

* senatrice Pd e vice Presidente Commissione Sanità in Senato