"Rilanciare la chimica. Basta propaganda"

Il 20 maggio a Ferrara si discuterà del ruolo del petrolchimico come risorsa, con focus su progetti di sviluppo e sostenibilità. I candidati del Pd esprimono preoccupazioni e proposte per il futuro industriale della città.

"Rilanciare la chimica. Basta propaganda"

"Rilanciare la chimica. Basta propaganda"

Il petrolchimico come risorsa. Di questo si parlerà il 20 maggio alle 17.15 al Cral del polo di piazzale Donegani 12. In attesa dell’incontro, anticipano alcuni temi Sara Manservigi e Emiliano Bianchi, candidati consiglieri comunali nella lista del Pd. "Negli ultimi tempi – spiegano –, in seguito alla visita del ministro Urso per la ‘celebrazione’ del progetto di revamping del sistema di prelievo, uso e trattamento delle acque di supporto alle attività del petrolchimico, è quasi sembrato che sul sito industriale più importante della nostra città sia sorto il Sol dell’Avvenire e un nuovo e radioso futuro lo attenda, rimettendolo al centro della chimica mondiale in special modo della ricerca e dello sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie ecosostenibili". L’accordo sancito il 2 maggio "al momento prevede l’impegno a trovare potenziali linee di finanziamento a cui seguirà un periodo di realizzazione del progetto di circa due anni. Ovviamente tutto questo va sostenuto, ma da qui alla fanfara propagandistica messa in atto dalla giunta corre molto spazio. Il rischio – proseguono i dem – è che una bellissima cornice arrivi a contenere una tela bianca: il ministero, che dovrebbe essere opportunamente stimolato in questo dall’amministrazione , avrebbe il compito di rilanciare seriamente il Tavolo della chimica nazionale, strumento indispensabile per un sistema integrato come la chimica di base e invece colpevolmente lasciato inerte e inattivo". I candidati elencano poi alcune priorità. Occorre "intervenire sul sistema di integrazione fra le aziende in merito alle forniture di monomeri; favorire iniziative di accoppiamento fra produzioni tradizionali e prodotti da riciclo, per rispondere alle normative comunitarie, stimolando la collaborazione fra attori aziendali, perseguendo l’obiettivo di rendere Ferrara un vero polo tecnologico del riciclo chimico e meccanico; contrastare il trasferimento di tecnologie innovative qua realizzate in siti aziendali esteri. Non c’è più tempo né dal punto di vista ambientale né industriale".