Ferrara, telecamere contro lo spaccio in cinque scuole

Copernico, Roiti, Carducci, De Pisis e Bonati saranno collegate alla centrale operativa delle forze dell’ordine. Potenziati i controlli anche all’esterno

Il sindaco Alan Fabbri e il prefetto Michele Campanaro intenti a firmare l’accordo

Il sindaco Alan Fabbri e il prefetto Michele Campanaro intenti a firmare l’accordo

Ferrara, 1 agosto 2019 – Tre istituti superiori e due medie, da settembre, saranno i centi pilota del progetto ‘Scuole Sicure’ finanziato dal Ministero dell’Interno, e destinato a irrobustire il contrasto allo spaccio in prossimità degli istituti scolastici. Con i 51.557 euro stanziati dal Viminale, verranno installate videocamere di ultima generazioni – interfacciate con la centrale operativa delle forze dell’ordine – al Copernico, al Roiti-Bachelet, al Carducci, alla De Pisis e al Bonati.

La scelta di questi istituti, secondo quanto è stato spiegato ieri in Prefettura alla firma del protocollo d’intesa con il Comune, non deriva «dal fatto che si tratti di scuole a rischio, o problematiche – concordano il prefetto Michele Campanaro e il questore Giancarlo Pallini –, ma per il fatto che si tratta dei plessi con il maggior numero di iscritti». Di qui la decisione, concordata con il Comune e le istituzioni scolastiche, di dare corso al progetto. «Non saranno gli unici interventi che contiamo di attuare nelle scuole – afferma il sindaco Alan Fabbri –, abbiamo anzi un piano triennale di miglioramento strutturale. E nel nuovo Patto per la Sicurezza la collaborazione tra la polizia locale e le forze dell’ordine si indirizzerà sempre più nel contrasto al fenomeno, odioso, dello spaccio in prossimità delle scuole».

Ferrara entra da protagonista nel protocollo del Viminale (sono cento le città italiane che quest’anno riceveranno i fondi per ‘Scuole Sicure’), ma non è all’anno zero: «I controlli sono da tempo sistematici», garantisce il questore Pallini, affiancato ieri in Prefettura anche dal maggiore Gabriele Porta (Carabinieri) e da Antonino Magro (Guardia di Finanza). E all’azione di prevenzione sul campo si affiancano incontri con gli studenti sui temi della legalità e della prevenzione. Adesso però si aggiungeranno le telecamere, per individuare gli eventuali comportamenti a rischio. Non ci si limiterà tuttavia a guardare il video in alta definizione: proseguiranno infatti i servizi mirati, anche in altre scuole che non rientrano fra le cinque scelte come base del progetto. E mensilmente, a partire da ottobre, sarà inviato un report al Ministero dell’Interno: questa, infatti, è una precisa prescrizione inserita nel protocollo d’intesa, firmato dal prefetto Campanaro e dal sindaco Fabbri (la penna di quest’ultimo, per la cronaca, è stata prestata dal questore Pallini, a sottolineare la sinergia). Altri controlli riguarderanno le zone più sensibili per quanto riguarda la presenza degli studenti, dalla stazione alle fermate dell’autobus, dove spesso i pusher attendono i ragazzi per rifornirli di dosi di stupefacenti: saranno impiegati, come peraltro già avvenuto nei mesi scorsi, anche agenti in borghese e unità cinofile. Ci si attendono dunque risultati importanti, e soprattutto un aumento della consapevolezza dei ragazzi alla pericolosità del fenomeno della droga.