Senza maschera in piazza, raffica di sanzioni

Al termine della manifestazione del No Paura Day, identificati e sanzionati in 40. Govoni (Federalberghi): "Uno schiaffo al turismo"

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di Stefano Lolli

"I am Covid Free". Al banchetto, un gruppo di giovani vende le t-shirt del ’No Paura Day’. Sul palco, indossando lo schermo facciale, il promotore Alessandro Gulinati definisce "uno spettacolo osceno le bare provenienti da Bergamo esibite nella nostra città". E in piazza Castello, circa 200 persone, molte provenienti da fuori città, quasi tutte contraddistinte – oltre che dall’inno alla libertà rispetto alle restrizioni Covid – dall’assenza di mascherine. "Del resto respirare attraverso il poliestere nuoce gravemente alla salute", garantisce un sedicente esperto. La manifestazione, di chi comunque non vuol essere definito negazionista o no vax, si è svolta senza problemi di ordine pubblico. Ma al termine, è scattata la scure: la presenza di numerosi agenti della Scientifica, e dello stesso questore Cesare Capocasa che ha assistito a fianco della chiesa di San Giuliano, ha permesso di identificare 40 persone che verranno ora sanzionate per il mancato rispetto delle regole cardine di prevenzione. Forti di giuristi, costituzionalisti e naturopati, gli ’smascherati’ proporranno sicuramente ricorso, ma le sanzioni (da 400 euro l’una) sono state comunque comminate.

E non mancano le proteste: "La manifestazione è stato uno schiaffo al turismo, e agli sforzi di chi da mesi si sta impegnando per la ripartenza, rispettando tutte le regole". A parlare è Zeno Govoni, presidente di Federalberghi Ascom e titolare dell’hotel Annunziata di piazza Castello. "Alcuni miei ospiti se ne sono andati, dicendosi schifati della situazione, e ci sono state persone che hanno abbandonato i locali della zona – tuona Govoni –. Lungi da me voler negare la libertà di espressione, ma quel raduno poteva e doveva essere autorizzato altrove, magari all’Ippodromo o nei giardini del Grattacielo". Per quasi tre ore invece ("anche sforando di venti minuti il tempo loro consentito", incalza Govoni), i circa duecento partecipanti hanno assistito ai vari interventi, tutti imperniati sulla critica alle misure governative e sullo scetticismo – eufemismo per non urtare la suscettibilità – nei confronti del virus, dell’utilizzo dei dispositivi di protezione e soprattutto dei vaccini anti Covid. "Di fronte a quelle argomentazioni ma soprattutto ai comportamenti – prosegue il presidente di Federalberghi – scriva, e l’autorizzo a farlo, che mi sono sentito un c... Perché rispetto le regole e pretendo che lo facciano i miei clienti e i collaboratori, che sono in cassa integrazione da mesi e che non meritavano che un giornata di fruizione turistica della città fosse mortificata in questo modo". Govoni dice di aver inviato, in diretta, "un messaggio all’assessore al Turismo Fornasini, esprimendo sconcerto e rabbia: ripeto, quel ritrovo doveva svolgersi altrove, non in mezzo a tanti visitatori venuti a Ferrara, che hanno purtroppo assistito a un’indegnità". Conclusa, come detto, con quaranta sanzioni a carico degli ’smascherati’. Che promettono però il bis del No Paura Day.