"Serve un patto per unire tutte le forze del centrosinistra"

Zamorani e Giubelli lanciano ’La ’casa Rosselli’: "L’obiettivo è vincere nel 2024. Il punto di partenza? Individuare il candidato"

Migration

Le elezioni amministrative per indicare un nuovo sindaco della città estense sembrano ancora lontane: il 2024. Ma non così lontane per le forze politiche che guardano a quella scadenza come all’opportunità di riconquistare l’amministrazione dal 2019 rappresentata da Alan Fabbri. Così, a nemmeno un mese dalle ultime elezioni politiche e con numeri alla mano, la prima proposta politica che vuole riunire tutto il centro sinistra in vista della prossima competizione amministrativa è arrivata ieri da +Europa. I coordinatori cittadini Paolo Niccolò Giubelli e Mario Zamorani l’hanno presentata chiamandola "Casa Rosselli", in ricordo dei fratelli Rosselli, e "si rivolgerà alle forze politiche di centro sinistra e di sinistra che si sono presentate alle ultime elezioni politiche e che intendono privilegiare un obiettivo alto – hanno sottolineato –. Un obiettivo comune rispetto agli interessi di parte". "L’obiettivo è quello di vincere le prossime elezioni comunali – spiega Zamorani – e per questo scopo osserviamo che la somma dei voti ricevuti da queste formazioni a Ferrara arriva al 53-54%. Un eccellente punto di partenza per vincere con buon margine è unire tutte le forze che si contrappongono all’attuale amministrazione. Un analogo processo non si puo’ realizzare a livello nazionale dove qualunque decisione, molto politica in senso stretto, produce divaricazioni insanabili fra i partecipanti. Non è così in una qualunque riunione di giunta, dove si lavora per amministrare una città". La proposta è diretta: "Tutti i partecipanti si dovranno riunire come in un conclave – spiega Zamorani – da dove devono uscire solo dopo avere individuato un candidato sindaco oppure si potranno presentare più candidati a sindaco annunciando preventivamente che al secondo turno si convergerà su quello che avrà acquisito più consensi con formale apparentamento. Così in entrambi i casi tutti i simboli saranno presenti sulle schede elettorali". "Tutti i gruppi o partiti indicheranno nella trasparenza un aspetto nuovissimo e rivoluzionante – sostengono i rappresentanti di +Europa – in passato a Ferrara si tenevano riunioni chiuse dove si assumevano decisioni fondamentali, senza che i cittadini fossero a conoscenza delle enunciazioni fatte. Anche per questo si sono perse le ultime elezioni comunali; anche per questo aumenta l’astensione: i cittadini vedono la distanza fra decisori e persone comuni". "Se questa proposta non sarà accettata da tutti i soggetti cui viene avanzata, - chiude Zamorani - verrà da noi ritirata. Non si tratta di indicare questa o quella alleanza, ma di dichiarare, tutti assieme, che vogliamo vincere".

Lauro Casoni