Stella al merito del lavoro per Cellini

Il riconoscimento per una vita spesa nel mondo dell’agricoltura esportando all’estero le sue conoscenze

Migration

È stato premiato domenica mattina a Bologna, nell’ex chiesa di Santa Lucia, con la "Stella al merito del lavoro" il 66enne Marco Cellini. Un riconoscimento conferito ogni anno solo a 2.000 persone in tutt’Italia poichè le 5 punte della stella consegnata ai maestri rappresentano i 5 capisaldi del lavoro: conoscenza, competenza, capacità, passione e coraggio che Cellini ha incarnato pienamente nei quasi 47 anni di lavoro. Una vita spesa nel mondo dell’agricoltura, dove proprio in base alle sue capacità, ha saputo crearsi un ruolo importante esportando la propria conoscenza anche in altre nazioni. Ha cominciato come ragionerie lavorando con le multinazionali. Operatività che l’ha visto alle dipendenze dell’Eridania, ancor prima del diploma da ragioniere. Nella sua carriera ci sono anche sette mesi in quella che era l’Urss con l’avvio di un progetto agro-industriale intrapreso dal Gruppo Ferruzzi. A seguito degli ottimi risultati venne nuovamente distaccato in nel Territorio di Stavropol nel Caucaso Settentrionale, con la qualifica di vicedirettore per la società Tecnimont. Ci sono nel suo ricco curriculum anche alcuni mesi al Cairo, in Egitto ad educare quegli agricoltori, per un maggior sviluppo produttivo dei terreni e nel maggio del 1991 venne chiamato da una società leader nel seme di barbabietole da zucchero. Non solo un impegno nella crescita del mondo dell’agricoltura, ma anche tifoso dei colori biancazzurri della Spal, dagli spalti del Mazza. Sposato da sempre con Viviana con una figlia Giulia che ha sua volta gli ha donato anche due nipotine è stimato da tutti anche per l’innata generosità ed altruismo e dopo il ricevimento del premio ha detto: "dedico questo premio all’amico Bruno Battaglia "Brunone" scomparso qualche tempo fa".

cla.casta.