"Stop violenza e bullismo Dalla parte delle vittime"

‘DiverSiAmo’, studenti protagonisti al festival delle arti contro l’omotransfobia. L’assessore Kusiak: "Ferrara parte attiva della campagna di sensibilizzazione"

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"Impariamo, scopriamo, costruiamo". Uno slogan che riassume tutto il senso della Giornata Internazionale contro l’omotransfobia e di ‘DiverSiAmo – Festival delle arti contro l’omotransfobia’, che si è fatto portatore di una nobile istanza: coinvolgere i giovani sul delicato uso della parola "contro". "Contro e pro – spiega Manuela Macario, ideatrice del festival, davanti a una platea di studenti delle medie – sono parole che vanno abolite quando parliamo di persone Lgbt, perché non sono squadre di calcio. La parola ‘contro’ noi la riferiamo all’odio: contro l’odio, verso chiunque sia rivolto". ‘DiverSiAmo’ è promosso da Arcigay Ferrara Gli Occhiali d’Oro, in partnership con gli istituti comprensivi Cosmè Tura e Govoni e con l’istituto Luigi Einaudi, in collaborazione con l’associazione H18. Si è svolto ieri, dalle 10 alle 12.30, nella Sala Estense di Ferrara, con installazioni artistiche anche all’esterno della sala, in piazza municipale. Il festival rappresenta la fase conclusiva del progetto ‘DiverSiAmo Azioni di promozione di una cultura plurale della diversità e della non discriminazione’ finanziato dalla Regione Emilia-Romagna. "Il 17 maggio è la giornata contro l’omotransfobia – dice l’assessore alle pari opportunità, Dorota Kusiak –. Ferrara si fa parte attiva di questa campagna di sensibilizzazione verso la cittadinanza. Non vogliamo che le persone che hanno dichiarato il proprio orientamento sentimentale siano vittime di bullismo, violenza e discriminazione. Fa piacere che siano i ragazzi a lanciare questo messaggio positivo. Ferrara è accogliente ed inclusiva". DiverSiAmo ha coinvolto 15 classi delle scuole medie Tasso, Cosmè Tura ed Einaudi, per un totale di più di 1000 studenti, di età tra gli 11 e i 16 anni. Dopo un percorso formativo, studentesse e studenti hanno affrontato una parte di attività laboratoriali, che, attraverso i linguaggi del fumetto, del cinema, del teatro e della fotografia, hanno condotto i ragazzi alla produzione delle opere artistiche, protagoniste del festival. Come anticipato, la giornata di ieri, nella Sala Estense, ha visto i ragazzi delle varie scuole salire sul palco per presentare le varie attività svolte ai propri coetanei e insegnanti. Una prova non indifferente, che ha fornito loro la possibilità di approcciarsi in maniera costruttiva a tematiche più che attuali. È il caso, ad esempio, della classe IIA dell’istituto Cosmè Tura, che ha affrontato "il tema del bullismo di genere – spiegano alcuni studenti – grazie al linguaggio del fumetto: un lavoro frutto di entusiasmo e collaborazione. Tutte le scuole dovrebbero promuovere percorsi formativi su tematiche di questo tipo".

Francesco Franchella