Teatro Borgatti, la rescissione fa discutere. L’opposizione: "Accorsi spieghi in un dibattito"

Cento, il sindaco ha già espresso la sua posizione: "E’ tutto consultabile sull’albo pretorio. Comune danneggiato in questa vicenda"

Teatro Borgatti, la rescissione fa discutere. L’opposizione: "Accorsi spieghi in un dibattito"

Teatro Borgatti, la rescissione fa discutere. L’opposizione: "Accorsi spieghi in un dibattito"

Continua ad essere al centro del dibattito la questione inerente al decisione del comune di recedere dal contratto d’appalto per i lavori post sisma del Teatro Borgatti, con altre riflessioni particolarmente interessanti. Parla di ‘dilettanti’ Fratelli d’Italia, che guarda con particolare attenzione ai documenti pubblicati sull’albo pretorio a proposito della determina dirigenziale sulla recessione dal contratto d’appalto e che dopo oltre una settimana sono stati cancellati. Nella determina del 18 aprile, infatti, il Comune è andato ad annullare la pubblicazione all’albo fatta l’8 aprile scrivendo chiaramente che "riporta alcuni allegati contenenti dati personali" e dunque "ritenuto necessario annullare dall’Albo Pretorio e dal sito la pubblicazione del documento, provvedendo a ripubblicarlo con gli allegati adeguatamente anonimizzati".

Questo, in una situazione già delicata e destinata ad andare in tribunale. Fratelli d’Italia continua dunque a ribadire che "i cittadini hanno diritto alla trasparenza, finora negata dal sindaco, che continua a non rispondere alle nostre 10 domande, tutte volte a chiarire una vicenda che presenta troppi lati oscuri", ribadendo che "l’azienda privata sostiene di avere delle ragioni, il sindaco afferma il contrario e dunque lo dimostri in un dibattito pubblico". Al momento il sindaco ne ha parlato nei pochi minuti del Question Time. "Ne abbiamo data ampia comunicazione e ci sono documenti consultabili sull’albo pretorio – è il suo punto di vista – con l’azienda ci sono stati confronti e studi, aiutati dai legali e qualche giorno fa siamo arrivati alla rescissione in danno. Riteniamo di avere ragione a dire che siamo stati danneggiati. Se l’azienda vorrà resistere potrà farlo, e noi ci difenderemo".

Azienda che aveva già portato in tribunale il Comune. "Aveva richiesto un accertamento tecnico preventivo e alla nostra comunicazione di recedere dal contratto ha rinunciato di sua volontà – ha detto Accorsi – Ad ora il Comune non ha pagato nulla". Accertamento che era stato richiesto dall’azienda inerente al proseguo dei lavori, prima della decisione della municipalità di recedervi. E a sostegno del sindaco c’è la sua maggioranza. "Dopo numerosi solleciti e tentativi di confronto, l’amministrazione ha scelto di risolvere in danno, dando piena tutela agli interessi dei cittadini e nel rispetto delle leggi – dicono i capigruppo – Non comprendiamo come sia possibile il rammarico espresso per non aver trovato un accordo con chi non ha ottemperato agli impegni presi, invece di esprimere consenso verso chi vuole rimediare a questa grave situazione creatasi, con il rischio non solo di perdere ulteriore tempo, ma di avere anche costi maggiorati. Le immotivate paure di spese giudiziarie milionarie sono espressione di chi parla senza avere conoscenze giuridiche appropriate e manifestano la convinzione che difendere l’ interesse dei cittadini sia una debolezza e che avere fiducia nella giustizia possa essere una scelta sbagliata.

Noi pensiamo che questa amministrazione si sia mossa con grande trasparenza, come dimostrano le ripetute informative del sindaco nelle sedi istituzionali, anche e soprattutto verso i membri del consiglio comunale, e con grande responsabilità, difendendo l’ interesse della cittadinanza a qualunque costo".

Laura Guerra