Tentata concussione in Cardiologia Al via il processo

Si è aperto ieri davanti al Tribunale di Ferrara in composizione collegiale, il processo che vede imputate due persone per tentata concussione, in merito a presunte pressioni su una dottoressa durante un colloquio per un posto da cardiologo all’ospedale Sant’Anna. Se non avesse rinunciato all’incarico, sostiene la denunciante, avrebbero trovato il modo di farla licenziare. Ieri l’udienza filtro del processo contro Roberto Ferrari, l’ex direttore dell’unità operativa di Cardiologia e l’attuale direttore Gabriele Guardigli. Ferrari e Guardigli sono assistiti dall’avvocato Marco Linguerri, mentre la parte civile, la dottoressa, dall’avvocato Fabio Anselmo. Si tornerà in aula il 29 giugno prossimo. Durante l’udienza preliminare, con rito abbrevviato, era stato giudicato e assolto il terzo indagato, Umberto Giavaresco, l’ex direttore del servizio Personale. I tre avrebbero esercitato pressioni affinché la parte civile rinunciasse – cosa che non fece – al posto di cardiologo nel 2016, quando si liberarono due posti e si andò a scorrimento con la graduatoria formata nel 2010. Il tutto allo scopo di favorire colleghi più graditi. L’indagine si è in buona parte basata su un colloquio registrato da uno dei due candidati che dovevano essere esclusi, con due dei tre accusati.

Per la difesa la registrazione dimostrerebbe solo che i suoi assistiti stavano cercando la figura più idonea alle esigenze del reparto di Cardiologia, dove si richiedeva il possesso di una specializzazione in elettrofisiologia, necessaria, ad esempio, per gli impianti di pacemaker.