"Un quarto di secolo d’amore": è quello festeggiato dai soci dell’associazione ’Amici di Adwa’ con sede a Cento: entusiasti sostenitori della straordinaria suora salesiana Laura Girotto che nella piccola e storica località etiope ha creato e gestisce una missione e un ospedale. L’importante realtà aiuta bambini, mamme, giovanette, malati e offre loro sostegni a cominciare dall’educazione, l’obiettivo dei salesiani che sul tema ne sanno a profusione. Della storia di Adwa, del suo presente non facile ma già migliore rispetto al recente passato (la guerra civile ha messo a repentaglio la stessa sopravvivenza della struttura) si è parlato, insieme al futuro prossimo, nella bella festa di compleanno celebrata con tanta gente ad ascoltare e ad applaudire i non pochi testimoni saliti sul palco a raccontare la loro esperienza: tecnici e volontari, imprenditori e finanziatori, perfino un ministro etiope, laici e religiose. E naturalmente lei: suor Laura, efficiente, attiva, brillante e come sempre ispirata da un Cielo di cui è il braccio armato: fanno venire i brividi i racconti della suora manager: per quel progetto mancavano 100mila euro e all’improvviso è arrivato un bonifico; il passivo dell’operazione X era di mezzo milione e d’incanto un messaggero si è palesato alla porta con l’assegno equivalente. E ancora: migliaia di piccoli sostenitori che insieme…fanno mucchio e avvicinano la suora e i suoi alla mèta. Già la mèta: si chiama ospedale; in larga parte è completato ma il conflitto, oltre che il covid, ne ha ritardato la conclusione. Unica risparmiata dalla guerra, la struttura ospedaliera, che a regime servirà decine di migliaia di persone, comprende i reparti di Ginecologia-ostetricia, Medicina, Chirurgia, Pediatria, Pronto soccorso, 3 sale operatorie e 2 sale parto, Laboratorio analisi oltre a un poliambulatorio comprendente Odontoiatria, Radiologia, Oculistica, Fisiatria.
Alberto Lazzarini