Vaccini nelle scuole "Serve organizzazione"

L’assessore regionale lancia l’idea di immunizzare i ragazzi dentro gli istituti . I presidi: "Non gravi su di noi"

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"Siamo disponibili a vaccinare anche nelle scuole, se ci fanno entrare". Bussa alla porta Raffaele Donini, assessore alla Sanità della Regione Emilia-Romagna, che ieri ha fatto il punto sulla situazione Covid a livello regionale in commissione. Nel parlare dei vaccini, l’assessore ha lanciato un appello al mondo dell’istruzione. "Chiediamo di poter entrare negli istituti – manda a dire Donini – organizzandoci con le scuole e con i dipartimenti di sanità pubblica. Se ci lasciano fuori, staremo nei nostri hub. Ma siamo disponibili ad andare a vaccinare anche nelle scuole, se ci fanno entrare". Ad oggi, in Emilia-Romagna, la campagna vaccinale restituisce "dati confortanti. Siamo ampiamente sopra il target indicato dalla

struttura commissariale (+12%) – spiega Donini – siamo al 90% di popolazione con almeno una dose dai cinque anni in su, all’86% con il ciclo completo. E siamo oltre i 2,2 milioni con le terze dosi". Procede anche l’esperimento dell’autotesting. "Sono circa 9.000 che anno usufruito di questa possibilità – ha spiegato l’assessore – che è immediata, funziona, elimina le code e può garantire inizio e fine isolamento". Questo servizio, rimarca Donini, "può essere potenzialmente colto da praticamente la metà della popolazione, perchè siamo a 2,2 milioni di persone che hanno fatto la terza dose". Tra loro, sottolinea l’assessore, "abbiamo anche 40.000 ragazzi in etò scolastica che possono già fare l’autotest perchè hanno anche la dose booster". Nel fratttempo, la Regione avanza richieste precise all’Esecutivo di Mario Draghi: "A due settimane dalla ripresa delle lezioni, in cui la curva dei contagi è stata esponenziale, occorre un check e una revisione dei protocolli a livello nazionale, tali da poter essere messi realmente in pratica per fare andare gli studenti a scuola non solo sulla carta ma realmente". Tre gli obiettivi di fondo: garantire la sicurezza nelle scuole con gli studenti realmente in presenza, rivedere i protocolli per renderli praticabili, semplificare e velocizzare le procedure.

Tornando alla proposta avanzata da Donini, a Ferrara, il riscontro dell’Ufficio Scolastico provinciale è positivo. "La scuola, come sempre, si farà trovare pronta– spiega la dirigente Veronica Tomaselli – . Siamo pronti a fare la nostra parte e accoglieremo qualsiasi iniziativa ci venga indicata come peraltro abbiamo sempre fatto. Ci preme tuttavia puntualizzare che, qualora si decidesse di svolgere le vaccinazioni all’interno delle scuole, non si può pensare di gravare ulteriormente sugli assetti organizzativi gestiti dai dirigenti scolastici". Assetti che, in questi anni, hanno subito diverse rimodulazioni sulla base della diffusione pandemica. "Il fine ultimo – aggiunge il dirigente dell’istituto Vergani-Navarra Massimiliano Urbinati – deve essere quello di tornare quanto prima alla normalità. Ogni iniziativa che si muova in questa direzione, senza sconvolgere ulteriormente gli equilibri degli istituti scolastici, è ben accetta".

re. fe.