"Viale Carducci, progetto modificabile"

Carli Ballola: "Il sindaco Negri sembra appiattito sulle scelte della giunta precedente, ma ora le priorità sono altre"

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Sandra Carli Ballola di La città Futura-5stelle scende nuovamente in campo contro il restyling di viale Carducci e denuncia un mancato cambiamento nelle scelte di governo della neo amministrazione. La consigliera, voce fuori dal coro all’interno di un fronte di minoranza con più anime raggruppate da ‘Per fare’ e ‘Insieme per Comacchio’, si dice stupita dalle dichiarazioni del sindaco Pierluigi Negri sul progetto in divenire di Lido Estensi. "Negri rivendica i ritardi burocratici sull’avvio esecutivo dei lavori, dice di averli ereditati dalla passata amministrazione quasi a giustificarsi e sottintendere che ne condivide appieno la scelta – dice –. D ov’è dunque il cambio di passo richiesto dai comacchiesi con il voto? Finora abbiamo visto un appiattimento sulle decisioni della Giunta Fabbri, se così è il sindaco lo dica con chiarezza". Viale Carducci, sostiene, ha bisogno di manutenzione, di una nuova pavimentazione, di essere recuperato esattamente come strade e marciapiedi degli altri lidi e, comunque, non attraverso un esborso così importante per la Municipalità.

"Apportare delle variazioni, delle integrazioni al progetto è possibile – dice –, se ne può discutere in Commissione esattamente come lo si poteva fare per salvaguardare la parte storica del cimitero di Comacchio nell’ambito dell’intervento previsto". Insomma, non ci sta. "E’ ora di smetterla di aggrapparsi al rischio di perdere i finanziamenti ottenuti per viale Carducci in un momento come questo, aggravato delle difficoltà della pandemia, è assurdo indebitare il Comune per circa 4 milioni di euro, di questa cifra stiamo parlando visto che la Regione ha messo sul tavolo 2milioni e 800mila euro per l’operazione". L’epidemia, spiega, rende lampante la necessità di usare i soldi pubblici per coprire priorità ed emergenze: le famiglie in difficoltà aumentano di giorno in giorno, il piccolo commercio, le aziende sono in grande sofferenza, Comacchio non può permettersi di vedere altre saracinesche abbassate e imprese costrette alla chiusura. "E’ una consapevolezza, ne sono certa, maturata da tutte le istituzioni anche quelle sovracomunali, sicchè la rimodulazione di un progetto faraonico non può essere percepito come una modifica inaffrontabile. Detto questo, dobbiamo forse dedurre che il sindaco è d’accordo con l’idea malsana di abbattere i pini del viale nonostante siano sani? Non è un dettaglio, lo vogliamo sapere poiché ci sembra un sacrificio inutile, contestato tra l’altro da turisti e residenti".

Monica Forti