La campagna entra nel vivo: "Megaimpianto a biometano, sarà uno sfregio al territorio"

Sabrina Pignedoli, europarlamentare e capolista 5 Stelle nel Nord-Est, al circolo Arci di Villanova "Le decisioni calate dall’alto allontanano i cittadini dalle istituzioni, non c’è stato confronto".

La campagna entra nel vivo: "Megaimpianto a biometano, sarà uno sfregio al territorio"

La campagna entra nel vivo: "Megaimpianto a biometano, sarà uno sfregio al territorio"

Associazioni e cittadini hanno incontrato Sabrina Pignedoli, europarlamentare e capolista del Movimento 5 Stelle nel Nord-Est al circolo Arci di Villanova per confermare la loro contrarietà al progetto di megaimpianto per la produzione di biometano. "Si tratta – sostengono i Cinque Stelle – di una centrale che cambierà la faccia di un territorio, con un viavai continuo di camion su strade di campagna, traffico e un impatto visivo che viene definito con il termine devastante".

I cittadini hanno fatto notare che resta irrisolta la destinazione dei residui della produzione di biometano, poiché non è chiaro dove verranno collocati. Le associazioni sottolineano inoltre che il progetto di questo impianto è una decisione calata dall’alto, presa senza consultare la cittadinanza e le aziende agricole che operano sul territorio – come invece prevede una raccomandazione proprio dell’Unione Europea – che subirebbero quindi danni pesanti e in alcuni casi irreversibili. L’eurodeputata Pignedoli ha detto che l’Unione Europea ha dettato una linea per le fonti rinnovabili e le biomasse, ma non è l’Europa a chiedere di realizzare una cattedrale di cemento in mezzo alla campagna. Un conto è la produzione energetica rinnovabile con piccoli impianti in una comunità energetica, un altro è creare una enorme centrale, con ciminiere che sorgeranno nel mezzo di un territorio, la pianura padana, che è votato da sempre all’agricoltura. "Ho incontrato a Villanova – dice la stessa Pignedoli al termine dell’incontro al quale hanno partecipato numerosi residenti – un gruppo di cittadini e di associazioni che sono seriamente preoccupate dal megaimpianto per la produzione di biometano che si sta realizzando in provincia di Ferrara. Ci sarà inevitabilmente – un aspetto che ha sottolineato la capolista del Movimento 5 Stelle nel Nord-Est proprio durante l’incontro – una fuoriuscita di biometano durante la lavorazione che di certo non è in linea con le indicazioni che vengono date dall’Europa. C’è una raccomandazione dell’Unione Europea che prevede che tutti i progetti sul territorio vengano condivisi con le persone che abitano in quel territorio. Questa condivisione qui non c’è stata. Le decisioni calate dall’alto allontanano i cittadini dalle istituzioni. Diciamo no a un progetto di questa entità, progetto, lo ribadiamo, calato dall’alto con prepotenza".