"Vm, condotta scorretta". Scatta lo sciopero

Sindacati e lavoratori ieri hanno inscenato la protesta: "L’azienda, attraverso i propri responsabili, comunica i ’salvati’ e gli esuberi"

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A sorpresa ieri i lavoratori della Vm di Cento hanno scioperato aderendo all’iniziativa dell’Rsa del sindacato Fiom. Una protesta contro il comportamento della Stellantis che sarebbe andata a parlare con i singoli dipendenti in esubero anziché continuare il dialogo con i sindacati mostrando il piano industriale sul quale poi ragionare. "Riteniamo profondamente scorretta, sbagliata e lesiva della dignità dei lavoratori la comunicazione che l’azienda, attraverso i propri responsabili sta facendo unilateralmente dei ‘salvati’ e degli esuberi – scrive la FIom - L’azienda deve interrompere immediatamente il percorso intrapreso e tornare ai tavoli sindacali di discussione, senza fughe in avanti. Occorre ristabilire percorsi corretti e condivisi di gestione della complicata situazione. Ribadiamo che è necessario partire dalla discussione sul piano industriale per ragionare poi della gestione complessiva del personale occupato, senza seguire prima strade che hanno solo l’effetto di rendere sempre più tesi i rapporti in azienda". Per queste motivazioni, la Rsa Fiom Cgil di stabilimento ha proclamato 2 ore di sciopero svolto durante la giornata di ieri, per tutti e 4 i turni. "E’ stato uno sciopero che ha visto una grande adesione – dice il sindacalista Giovanni Verla – i lavoratori hanno lasciato il posto di lavoro due ore prima del fine turno per poter dare un segnale forte all’azienda". E spiega. "Il giorno prima, ciò che è successo è che l’azienda è andata a parlare con chi sarebbero esuberi spiegando che troveranno le soluzioni ma non ci sarebbe futuro all’interno della Vm – prosegue – un comportamento del genere ha portato l’Rsa a decidere lo sciopero. Le discussioni si fanno a livello sindacale e non a tu per tu. CI sono dei tavoli che devono essere rispettati. Stigmatizzo il comportamento dell’azienda perché oggi bisogna evitare azioni unilaterali da parte dell’azienda per invece avere una discussione che sia piena al tavolo sindacale, che affronti tutti i problemi dal piano industriale alla gestione dell’occupazione".

La decisione dei delegati sindacali in Vm che vivono la realtà giorno dopo giorno, è stata dunque inevitabile. "L’azienda ha scelto di parlare lei coi lavoratori e si può immaginare lo stato d’animo creato all’interno dello stabilimento – prosegue Verla – l’Rsa ha chiesto di interrompere ma non ascoltata ha proceduto con lo sciopero. Un conto è il sindacato che tiene un livello di discussione coi lavoratori costruendo con loro la vertenza ma ben diverso ciò che è accaduto. Oltretutto la discussione deve ancora partire perché non si può parlare della gestione degli esuberi prima di avere un piano industriale".

Laura Guerra