Salone del Restauro, Ferrara diventa scrigno di bellezza

Da mercoledì a venerdì la manifestazione nei padiglioni della Fiera: 270 aziende del settore culturale, i maggiori musei italiani, workshop e oltre 120 convegni

Un’immagine della scorsa edizione (foto BusinessPress)

Un’immagine della scorsa edizione (foto BusinessPress)

Ferrara, 20 marzo 2018 - Il restauro del ‘Suonatore di Liuto’ di Caravaggio, la mostra sui borghi storici organizzata dalla Regione Emilia-Romagna, l’Opificio delle pietre dure di Firenze che presenta il lavoro di ripristino eseguito dai restauratori su ‘L’Adorazione dei magi’ di Leonardo da Vinci. E poi 270 aziende e realtà del settore culturale, i maggiori musei e poli museali italiani, i cinque workshop tenuti dall’Ermitage di San Pietroburgo, oltre 120 convegni. Questo e molto altro nel programma della 25ª edizione del Salone internazionale del restauro che si terrà a Ferrara da mercoledì 21 a venerdì 23 marzo. Partner storico della manifestazione, creata dall’architetto Carlo Amadori, è il ministero dei Beni e delle attività culturali (Mibact), che fa da capofila al sistema museale italiano. Presente anche la segreteria regionale del Mibact, che ha organizzato per il 23 un convegno dedicato al progetto ‘Ducato estense’, che, finanziato 70 milioni di euro, prevede l’apertura di 26 cantieri e 33 interventi dalla Garfagnana a Ferrara, per lo più su beni colpiti dal sisma del 2012. Anche l’Ibc, l’Istituto beni culturali dell’Emilia-Romagna, è presente a Ferrara con tre convegni e una mostra, che, spiega il presidente Roberto Balzani, racconta l’impegno della Regione nel sostegno all’attività di restauro. «Tre milioni dal 2001 al 2016 per 294 interventi», conferma Balzani. Nel salone hanno un posto anche i due cluster regionali Icc (industrie culturali e creative) ed Ec (edilizia e costruzioni), insieme per coniugare le loro conoscenze in campo culturale. «Anche il turismo entra a pieno titolo nella manifestazione. Peraltro il connubio tra cultura e turismo è un tratto caratteristico della nostra azione amministrativa, nella convinzione che l’attrattività del territorio e un contributo all’occupazione possa venire dalle politiche turistiche», spiega l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini: «A Ferrara metteremo in mostra le nostre eccellenze», assicura.