Caro bollette Ferrara, l'imprenditore: "Bonus di mille euro ai miei dipendenti"

La decisione di Artibano Sivieri (Hostaria Savonarola): "Nei momenti difficili, i collaboratori vanno sostenuti"

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Ferrara, 10 gennaio 2023 - I rincari mostruosi e fuori controllo sulle bollette energetiche. La spirale inflattiva e l’ombra della speculazione sui carburanti. La situazione è critica e la parte di società più colpita è quella dei lavoratori. C’è però chi, mettendo mano ai propri risparmi, decide di aiutare i propri dipendenti e aiutarli a sostenere le spese energetiche. E’ il caso di Artibano Sivieri, imprenditore di lungo corso, storico associato di Confartigianato, che conduce tre imprese. Il centralissimo ristorante Hostaria Savonarola, l’azienda che porta il suo cognome ‘Sivieri s.r.l.’ e Safi. Ai dipendenti delle tre imprese, Sivieri ha riconosciuto un bonus fino a mille euro a testa, nel solco di quanto previsto dall’ultimo decreto emanato dal Governo.

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“Si tratta di un modo concreto – spiega Sivieri – di aiutare coloro che, durante l’anno, portano concretamente avanti le aziende. I nostri collaboratori, per noi, sono fondamentali. Ed è nei momenti difficili che, a mio giudizio, un imprenditore ha la possibilità di mostrare quanto per lui in effetti siano importanti i propri collaboratori. Quando va tutto bene è tutto più semplice. Ma è adesso il momento di mostrarsi solidali verso chi dà un contributo essenziale alle attività produttive". Sì, perché Sivieri è un imprenditore abituato a mettersi anche nei panni altrui. Dall’altra parte della barricata. Giungendo a una conclusione tanto logica quanto veritiera. "Se siamo in difficoltà noi imprenditori – scandisce – figuriamoci i nostri dipendenti. Anche solo per pagare il carburante per venire a lavorare, oramai gli sforzi economici sono quasi insostenibili".

 

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Sivieri, fra le tre aziende, ha circa una quarantina di dipendenti ai quali, come detto, ha deciso di corrispondere mille euro. "È chiaro che non sarà la soluzione dei loro problemi – spiega l’imprenditore, maestro artigiano – ma almeno è un piccolo segnale". C’è poi un ’vantaggio’ di natura fiscale che Sivieri tiene a rimarcare. "Una volta tanto – prosegue – lo Stato ci ha concesso la possibilità di corrispondere ai nostri dipendenti un bonus non tassato, dedicato esclusivamente a sostenere le spese legate alle bollette. Per lo meno, con questo sistema, a fronte dei mille euro non ne lasciano quasi la metà allo Stato".

A proposito delle battaglie quotidiane che le imprese devono sostenere, Sivieri prosegue nel racconto del periodo drammatico che stiamo vivendo. "Questa ondata di rincari – dice ancora – è pesantissima. Il dipendente non può fare senza l’imprenditore e l’imprenditore non può far senza il dipendente. Per cui il contributo che abbiamo voluto riconoscere ai nostri collaboratori si inserisce in questo solco". Arrivando alla genesi della decisione, Sivieri spiega che si è trattato di una scelta ponderata e condivisa in famiglia. "Prima di riconoscere il bonus contro il caro-vita ai nostri lavoratori – spiega Sivieri – mi sono confrontato con le mie figlie e con mia moglie assieme alle quali porto avanti le tre aziende. La condivisione di elargire questi (circa) quarantamila euro, frutto prima di tutto del lavoro dei ragazzi, è stata subito condivisa. E così abbiamo provveduto". Al netto dell’aspetto economico, non secondari comunque, Sivieri chiude su un punto fondamentale, che in un certo senso caratterizza il suo modo di fare impresa: "Nei momenti difficili – chiude – non c’è nessuno che pensa ai lavoratori dipendenti. Tutti si fanno di nebbia. Tranne i loro datori di lavoro".

re. fe.