Euforia Spal e stoccata al Bologna: "A Ferrara si spende meno"

Il presidente Mattioli a tutto campo: «È normale che là sorgano domande». Verso la sfida di sabato a Firenze: «Confido nel nostro entusiasmo»

Il presidente della Spal Walter Mattioli (foto Businesspress)

Il presidente della Spal Walter Mattioli (foto Businesspress)

Ferrara, 20 settembre 2018 - Ferrara nuovo capoluogo calcistico dell’Emilia-Romagna. Con buona pace di Bologna. La superiorità dimostrata in queste prime quattro giornate, complice anche uno scontro diretto vinto al Dall’Ara, sta regalando non pochi sorrisi in città. E, naturalmente, qualche ‘magone’ all’ombra delle Due Torri. Ne è consapevole anche il presidente Walter Mattioli, che analizza lucidamente la situazione: «A Ferrara si spende molto meno che a Bologna, forse non la metà ma quasi, e si fa meglio. È normale che là sorgano domande». Il riferimento è alla situazione dei ‘cugini’, ancora all’asciutto di gol dopo un mese di campionato ma onesti nel riconoscere l’attuale superiorità dei biancazzurri.

E, naturalmente, al centro di tutto c’è anche lo stadio: «A Bologna hanno un complesso di inferiorità? Non lo so, ma quello che è sicuro è che qui sono state fatte cose che là devono essere ancora fatte, come l’ammodernamento dello stadio. Ma questo è un discorso che non riguarda solo la città felsinea». Lavori che hanno portato il Mazza al centro delle cronache nazionali, con grandi palcoscenici ora ammaliati dalla realtà ferrarese. «Mi sono giunte voci – prosegue Mattioli – che anche a Napoli si stiano domandando come mai qui è stato concluso un lavoro da 8 mesi in soli ottanta giorni, mentre per il San Paolo ci sono ancora molti problemi. E questo non può che farmi piacere: è il segnale che a Ferrara c’è un’aria particolare e un’unità di intenti tra tutti gli attori in campo che rende possibile raggiungere gli obiettivi prefissati». Aria che sarà, inevitabilmente, più rarefatta a Firenze, dove sabato si gioca un match d’alta classifica: «Sarà dura – ammette il presidente – perché la Fiorentina è una grande squadra e Firenze è una piazza molto legata alla Viola. Io confido sull’entusiasmo che si è creato e, perché no, sul fatto che loro siano un po’ più stanchi (dato che avranno due giorni in meno di riposo)».

Parlare di una sfida del genere potendo guardare la Fiorentina occhi negli occhi fa sognare. Ma dopo il lunedì appena passato nulla è impossibile. «L’altra sera è stato tutto fantastico; anzi, se avessi dovuto sognare un’inaugurazione dello stadio forse non sarei riuscito ad immaginarmi di meglio. Ma il lavoro non è certo finito qui. Anche per quanto riguarda il Mazza c’è ancora tanto da fare: l’impianto va perfezionato in diversi suoi aspetti e lavoreremo sodo – come tra l’altro abbiamo fatto in questi ultimi tre mesi – per renderlo perfetto». Piedi per terra, dunque. Ma con la consapevolezza che, dopo aver superato Bologna, la Spal si sta ritagliando un posto da assoluta protagonista nel panorama calcistico nazionale.